Art en plein air: il Campo dei Melograni

 

Art en plein air: il Campo dei Melograni

 

In una valle pianeggiante situata ai piedi del Morrone, con uno sguardo verso la Majella, nasce il Campo dei Melograni, una realtà che già al suo primo apparire sta affascinando il panorama dell’arte contemporanea italiano e internazionale. Arte e Natura sono un connubio indispensabile per “Edit”, acronimo e nome d’arte della poliedrica artista ed architetto pescarese Ergilia Di Teodoro. Ideatrice del progetto, che grazie alla preziosa collaborazione dello scultore toccolano Arcangelo Carbone sta concretizzando un percorso che potremmo chiamare di “Land Art” davvero suggestivo e unico nel suo genere.

Il Campo dei Melograni si estende per oltre 6000 mq con una texture regolare di alberi da frutto il cui cuore ha come protagonista il melograno.

“Come guscio antico,

superbo frutto

in Te racchiudi

gocce di sangue

che profumano di vita”

Questi i versi con i quali l’illustre poeta torinese Innocente Foglio ha voluto celebrare tale progetto, versi incisi da Arcangelo Carbone su di una scultura in radice di ulivo e pietra della Majella eretta l’8 gennaio 2017 giorno della solenne cerimonia inaugurale svoltasi alla presenza delle competenti autorità locali all’ingresso del campo.

Questa realtà museale a cielo aperto, work in progress permanente, art en plein air, futuri Land scape, performance art dove gli stessi artisti ideatori pongono in essere la loro straordinaria creatività, costituisce un’interazione arte-natura esaltando quel concetto di Madre natura su cui recentemente Papa Francesco è intervenuto con la mirabile Enciclica “Laudato si’”. Potremmo definire questa iniziativa la realizzazione della filosofia del Poverello d’Assisi espressa mirabilmente nel “Cantico delle creature” che sappiamo essere stato il manifesto ante litteram dell’Umanesimo. Ed allora qui è possibile godere del concerto che la natura sa offrire ai suoi figli attraverso il fruscio delle foglie, il cinguettio di uccelli, il canto delle cicale e così via.

In Contrada Ceppete si snoda una stradina rurale che funge da raccordo tra la Tiburtina e i paesi dell’entroterra pescarese quali Tocco da Casauria, Musellaro, Salle; un tempo questa piccola arteria era scarsamente frequentata se non dagli agricoltori dei terreni circostanti o da qualche innamorato della natura amante di passeggiate all’aria aperta.

Al contrario oggi grazie proprio all’interesse che si è creato intorno al Campo dei Melograni ricco di sorprendenti colori, la strada del Ceppete è diventata molto più frequentata con visitatori provenienti da ogni dove grandemente entusiasti di questa iniziativa. Nell’intenzione di Edit e del suo collaboratore Arcangelo Carbone quest’oasi naturalistica ove l’arte esalta la natura e viceversa la natura funge da palcoscenico alle opere che negli anni andranno ad arricchire il perimetro, dovrà costituire un richiamo turistico straordinario per la terra d’Abruzzo recentemente martoriata da eventi catastrofici che hanno commosso l’opinione pubblica internazionale.

 

Ci piace immaginare che in tal modo Edit abbia idealmente inteso rendere omaggio alle vittime di quella tragedia, offrendo ai sempre più numerosi visitatori previsti, soprattutto scolaresche, anche ulteriori iniziative di godimento spirituale e culturale come incontri, tavole rotonde, conferenze, presentazioni di libri, mostre di pittura, declamazioni poetiche. Tocco da Casauria da oggi sarà nota al mondo non solo per aver dato i natali al grande pittore Michetti, ma anche perché sul suo territorio, in contrada Ceppete, sorge il Campo dei melograni, il frutto che “dà bei vermigli fior”.

(Di Edit, con la collaborazione di Leo Strozzieri)

 

 

 

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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