Greta e San Francesco

Greta e San Francesco

 

Sul Fatto Quotidiano del sabato passato ,il noto e stimato giornalista Massimo Fini ha pubblicato un articolo dall’interessante titolo”San Francesco era meglio di Greta”. La tesi sostenuta è che San Francesco con 5 secoli di anticipo capì che il commercio e l’industria esercitati dal padre ci avrebbe portato, come dice Greta, alle drammatiche condizioni attuali. Se fosse prevalsa la scelta del Santo :povertà, parsimonia, contatto con la natura ,oggi vivremmo in un nuovo Eden. Purtroppo solo lui era in grado di parlare con i lupi che ,almeno quelli del Parco Nazionale d’Abruzzo , aspettano da tanto tempo qualcuno con cui fare un bel discorso. Bisognerebbe, sostiene Fini, tornare a forme di autoproduzione ed autoconsumo tornando tutti a coltivare la terra e vivendo della propria produzione orto frutticola. Chi la terra non la possiede, diciamo noi, potrà farsi un orticello sul terrazzo di casa ,e per chi ha una casa senza terrazzi niente paura; si può sempre trasformare il salotto in una bella serra!. Gli illuministi ,dice Fini, pensavano di essere illuminati dalla ragione ma quando giudicavano il Medio Evo un epoca buia sbagliavano di grosso perché l’epoca buia è quella scaturita dalla rivoluzione industriale . Il Medio Evo ,potremmo dire, è stato un periodo storico di grande laicismo in cui l’invadenza della Chiesa era confinata dentro le mura delle sagrestie. E cosa di meglio che essere servi della gleba e poter fare sempre lo stesso lavoro protetti dal feudatario. La condizione era così appagante che veniva tramandata da padre in figlio. Con la rivoluzione industriale gli operai non erano giustamente più contenti della loro condizione e inviavano i figli all’esercizio del commercio e delle professioni; talvolta addirittura alla vita politica e alla partecipazione allo status della classe dirigente .La produzione alimentare veramente biologica non poteva eccedere certi limiti e la sovra popolazione determinava carestie e fame. Niente paura però, in modo del tutto naturale una bella pestilenza riduceva la popolazione ad un numero adeguato alle condizioni. Non esisteva allora “la idolatria della scienza” sono parole di Fini, e quindi non c’era Fleming con la Penicillina e Jenner con i vaccini, che come tutti ormai sanno fanno male, a perturbare il corso naturale delle cose. Ma molto meglio di Greta questa attuale situazione Fini l’aveva ben compresa trentacinque anni fa e l’aveva illustrata nel suo libro La ragione aveva Torto? Dove dice che bisogna tornare ad essere tutti più poveri; una Decrescita Felice preconizzata cinque lustri fa. A questo punto un dubbio sorge spontaneo. Che abbiano sbagliato tutto i leaders cinque stelle quando si affacciarono festanti al balcone di Palazzo Chigi comunicando felici” abbiamo sconfitto la povertà”? Secondo il pensiero di San Francesco-Greta -Fini avrebbero dovuto cercare di sconfiggere la ricchezza ,ma se continuano con questo passo probabilmente ci riusciranno.

di Achille Lucio Gaspari

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Cittadini, elezioni, Nuova Pescara

di Alessandro D’Ascanio* Archiviate le elezioni regionali del 10 marzo, forse anche in virtù dell’esito …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *