Il duello dei due campioni senza valore

Il duello dei due campioni senza valore

Martedì sera a Porta a Porta è andato in onda il duello tra i due Mattei, due leaders molto ammaccati. Renzi dopo il suo exploit alle europee del 2014 ha inanellato una serie impressionante di errori e di sconfitte. Del tutto recentemente ha favorito la nascita del governo giallo-rosso cui si era violentemente opposto all’inizio di questa legislatura. Ha infatti bisogno di tempo per organizzare il suo partitino; una operazione da prima repubblica che potrà sopravvivere solo con una legge proporzionale pura senza sbarramenti. Ha sbagliato i tempi; altro risultato avrebbe avuto se avesse messo in atto questa operazione dopo il successo elettorale alle europee invece di incaponirsi sul referendum costituzionale, facendo una operazione alla Macron. Ma questo Salvini non glielo ha ricordato. Con il suo scostante atteggiamento da “Pierino so tutto “con un profluvio di parole ha esaltato i suoi trascorsi e i suoi risultati da premier. Salvini gli ha giustamente attribuito l’accoglienza di 500.000 clandestini essendo stato il suo governo a stabilire che gli unici porti di approdo erano in Italia. Che saranno mai 500.000 persone per un paese di 60 milioni di abitanti! come dire: qui c’è posto per almeno per qualche altro milione. Ha avuto buon gioco Salvini a dire che ostacolando gli arrivi e quindi anche le partenze si sono ridotti anche i naufragi e non si è aggravata la condizione di insicurezza che vive il paese dal momento che la percentuale di reati commessi dagli immigrati clandestini è elevatissima rispetto al loro numero, se confrontata con i reati commessi dagli italiani. Dove Renzi è riuscito a mettere in difficoltà Salvini è stato sull’affare del Hotel Metropol di Mosca e sui suoi rapporti con Savoini. Nel contrattacco Salvini ha sottolineato di aver portato la Lega dal 4 al 17% e dopo un anno di governo addirittura al 34% mentre Renzi ha subito una sonora sconfitta elettorale perché l’Italia Intera e in particolar modo il Sud, travagliato da una gravissima crisi economica, gli ha voltato completamente le spalle. La risposta di Renzi è un classico delle opinioni della Sinistra. Salvini diffonde nel popolo la paura di cose che non esistono; chi vota la destra è un fascista e un razzista; nella migliore delle ipotesi è uno scemo e un credulone. L’elettore di sinistra è un esempio di specchiata virtù. Un ragionamento del genere è quanto di più antidemocratico ci possa essere perché da questa posizione a quella di dire che per il bene del Paese è giusto che votino solo le persone che loro ritengono per bene il passo non è poi così lungo.

Noi spettatori, mentre assistevamo a questo confronto, non potevamo non pensare che Renzi che ha collezionato errori su errori e con quel carattere da “bomba” come lo chiamavano i suoi compagni di scuola ha governato a parole, mettendo nei fatti per molteplici ragioni l’Italia in grave difficoltà. Salvini si è auto eliminato credendo di assumere con la sua sfiducia a Conte i pieni poteri. Si è messo fuori dall’Europa che conta legandosi a Stati di seconda categoria che non gli hanno dato il minimo aiuto concreto, e nella questione Savoini si è difeso come un ragazzino sorpreso a rubare la marmellata. L’uno è stato presidente del consiglio per lungo tempo; l’altro lo è stato di fatto per 14 mesi. Ahi serva Italia di dolore ostello, non donna di province ma bordello

di Achille Lucio Gaspari

 

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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