La ceramica italiana a Barcellona Emilio Polci e Galileo Chini all’Esposizione Internazionale del 1929

La ceramica italiana a Barcellona Emilio Polci e Galileo Chini all’Esposizione Internazionale del 1929

Il vaso abruzzese premiato

di Alessandro Morelli*

Dopo l’esposizione del 1888 a Barcellona si svolse l’importante esposizione voluta dal Municipio della Città, sull’area collinare del Montjuic.

L’importanza della manifestazione è paragonabile a quella delle kermesse di Roma e Torino nel 1911.

Dal 20 maggio 1929 al 15 gennaio 1930 tanti Stati europei parteciparono con grande successo. Il padiglione italiano fu inaugurato nel mese di giugno con la presenza dei Reali di Spagna, Alfonso XIII con la regina Vittoria Eugenia e del Principe di Udine, Senatore del Regno d’Italia.

Barcellona era in piena espansione demografica, una città a vocazione industriale e commerciale, con un porto di grande importanza. Dopo la Prima Guerra Mondiale questa manifestazione rappresentò un momento di grande vitalità per il commercio europeo nelle diverse categorie.

Nel Catalogo dell’Ente Nazionale Piccole Industrie, dall’elenco dei partecipanti italiani, risulta la partecipazione del ceramista Emilio Polci testimoniata dalla foto del vaso, con fiori (fig. 1) che per la prima volta si presenta nel testo contemporaneo in oggetto.

Per l’Abruzzo partecipò anche la famosa fabbrica Simac di Castelli con un servizio da caffè che sarà descritto con un altro contributo scritto.

Nel Catalogo a cura dell’Ente (ENPI), a fianco all’opera del Polci, figura in foto un vaso in grès (fig. 2) di Galileo Chini (Firenze, 2 dicembre 1873 – Firenze, 23 agosto 1956), pittore e famoso ceramista che tanto ha portato in termini di innovazione nel campo della ceramica nel primo Novecento in Italia, della Ditta Fornaci S. Lorenzo, Chini & Co (Mugello). Gli oggetti esposti furono scelti attraverso una selezione rigorosa nella “svariata produzione artistica italiana”. L’oggetto realizzato in Toscana presenta un decoro con fiori ed una farfalla.

Gli oggetti di minor dimensione furono collocati nella Saletta della Sezione italiana nel Padiglione delle Arti Decorative.

Il padiglione dell’Italia (fig. 3) di forme classicheggianti fu progettato da un importante architetto Piero Portaluppi di Milano. Sulla sommità svettava la dea Roma che nell’Altare della Patria sovrasta la Tomba del Milite ignoto; sul piazzale fu collocata la statua equestre di Giannino Castiglioni e tra gli alberi della vasta spianata, sventolanti tra gli altri pennoni, erano presenti le bandiere delle sedici maggiori città italiane.

Gli oggetti presenti rappresentavano le Sezioni Ceramica, Vetri, Cuoio, Metalli, Mosaici, Corallo, Tartaruga, Alabastro, Onice, Ricami e merletti, Tessuti artistici, Mobili e lavori in genere, Giocattoli, Violini, Carta pergamena.

L’ Ente Nazionale per le Piccole Industrie fu istituito con il R. D. 8 ottobre 1925 con l’obiettivo di operare a favore della piccola industria per entrare in funzione nel 1926. Il campo di azione si allargò immediatamente per arrivare, successivamente, ad assumere la denominazione di Ente Nazionale per l’Artigianato e le Piccole Industrie (E.N.A.P.I.)

Emilio Polci nacque a Castelli l’11 marzo del 1894, approdò a Pescara, allora in Provincia di Chieti, per produrre la ceramica, dopo il fortunato periodo alle dipendenze della manifattura Matricardi di Ascoli Piceno. Il ceramista abruzzese partecipò alla Fiera Campionaria di Milano nel 1926 per la sezione di Chieti e provincia, insieme ai ceramisti Basilio Cascella, Antonio Vitacolonna, Pelino Amoroso, Giuseppe Bontempo, Luigi Bozzelli di Rapino e alla ditta Adalgiso Desiderio di Chieti.

La collaborazione per diversi anni con Armando Cermignani, xilografo, arricchì il repertorio della bottega di diversi apparati decorativi.

La partecipazione del ceramista Polci a numerose esposizioni nazionali ha permesso di studiare, ampliare gli orizzonti artistici e portare in Abruzzo diverse soluzioni artigianali già in voga nel resto d’Italia (Lombardia, Toscana, Emilia Romagna).

L’Esposizione internazionale di Barcellona del 1929 rappresentò per l’artigiano ed imprenditore abruzzese, uno dei massimi riconoscimenti e traguardi ottenuti, ricevendo la medaglia d’oro per la ceramica tra i 18 produttori presenti e selezionati, con folta rappresentanza di ceramisti faentini, liguri, veneti, toscani.

Attraverso una minuziosa opera di riscoperta del personaggio abruzzese svolta negli ultimi anni si è potuto realizzare una mostra ceramica a Pianella dal titolo: “E lucevan le stelle. La ceramica Polci di Pescara fra gli anni Venti e Cinquanta del Novecento”; l’oggetto che oggi riusciamo a scoprire e studiare è il frutto della bontà del filone della ricerca storica sull’artigianato abruzzese con particolare riguardo alla ceramica.

*storico

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#arte

Bibliografia

Enpi, Catalogo Esposizione Internazionale di Barcellona 1929, Casa Editrice d’ Arte Bestetti e Tumminelli, Milano, [1929?].

Sitografia

https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL5000014767/2/l-esposizione-barcellona-del-1929-l-inaugurazione-del-padiglione-italiano.html?startPage=0

https://abruzzoturismo.it/it/e-lucevan-le-stelle-la-ceramica-polci-di-pescara-fra-gli-anni-venti-e-cinquanta-del-novecento

https://www.notiziedabruzzo.it/idee/la-maiolica-con-la-cometa-di-pescara-emilio-polci-imprenditore-e-ceramista.html

https://www.academia.edu/43314157/La_maiolica_con_la_cometa_di_Pescara_Emilio_Polci_imprenditore_e_ceramista

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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