L’autonomia differenziata e la funzione del parlamentare al tempo della politica che “esiste” solo perché “appare” ( La favola del Presidente scambiato)!

di Angelo Orlando*

Spero di essere smentito, ma…..

”Scontro sull’autonomia. Oggi secondo round” (Corriere della Sera, 26/04/2024”.

Il primo round era già stato ampiamente documentato da tutta la stampa, con un’illustrazione dei fatti decisamente colorita, ma, probabilmente, non pienamente corrispondente ad una puntuale valutazione complessiva dello stato dell’arte. Infatti, rilevata la velocizzazione imposta dal Ministro Calderoli e accettata da tutti gli alleati, sarebbe necessario considerare, soprattutto da parte dell’opposizione quanto l’iter di questo progetto di legge, decisamente impattante sulla realtà sociale, economica e finanziaria dell’Italia, si discosti da quello che è il normale iter di approvazione di una legge. Normalmente un progetto di legge viene assegnato, in sede referente, alla Commissione parlamentare peculiarmente competente per materia, in sede consultiva, invece, alle altre Commissioni per l’espressione di un parere relativo solo alle “parti di competenza”. Il 14 febbraio, quindi, è iniziato l’iter nella Commissione di merito, la Commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati. Il primo atto della Commissione è stato, secondo prassi, la “attività conoscitiva”, cioè, l’audizione di costituzionalisti, economisti, soggetti comunque portatori di interesse, con l’acquisizione di documenti e memorie. La serie di audizioni ha avuto termine il 10 aprile, mentre addirittura l’ultima memoria, quella del FAI è stata acquisita il 24/4/2024!

Il 12 aprile, il Presidente Pagano fissa il termine per la presentazione degli emendamenti al 16 aprile 2024. Ora, esame e pareri delle commissioni “competenti per materia” in sede consultiva evidentemente sono materiale per approfondire e definire la materia stessa e per consentire sia una corretta valutazione del testo, sia la possibilità di emendarlo. Il 22 aprile, quando nella Commissione Affari costituzionali prosegue l’esame del provvedimento e sono stati depositati 2453 emendamenti, non è agli atti nessun parere da “sede consultiva”!

Leggiamo ora il resoconto di questa seduta: “Nazario Pagano, Presidente,… Ricorda che il 16 aprile è scaduto il termine per la presentazione di proposte emendative… In merito, rammenta che, con riferimento ai progetti di legge, il Presidente, ai sensi dell’articolo 89 del Regolamento, dichiara l’inammissibilità di proposte emendative che si siano relativi ad argomenti “affatto estranei all’oggetto della discussione” che,… afferisce all’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario.… Pertanto la presidenza ritiene inammissibili le seguenti proposte emendative… La Presidenza ritiene altresì inammissibili, in quanto palesemente incostituzionali, le seguenti proposte emendative… La Presidenza ritiene altresì di dubbia legittimità costituzionale le seguenti proposte emendative… (tuttavia, graziosamente, ne ammette lo svolgimento -n.d.c.). la Presidenza ritiene poi inammissibili ai sensi del numero 5.2 della Circolare del Presidente della Camera del 10 gennaio 1997, in quanto incongrue rispetto al contesto logico e normativo dei seguenti proposte emendative… La Presidenza, in considerazione della natura del disegno di legge in esame di provvedimento collegato alla manovra di finanza pubblica, ritiene quindi inammissibile per carenza di copertura le seguenti proposte emendative… Comunica che il termine per la richiesta di riesame delle dichiarazioni inammissibilità sarà stabilito nella riunione dell’ufficio di presidenza… Infine la Presidenza avverte che non saranno poste in votazione le seguenti proposte emendative in quanto recanti un contenuto meramente formale…”. La “strage” di emendamenti è quindi operata dal Presidente della Commissione “ai sensi dell’articolo 89 del regolamento”. Questo articolo 89 recita ritualmente testualmente: “Il Presidente ha facoltà di negare l’accettazione e lo svolgimento di ordine del giorno, emendamenti o articoli aggiuntivi che siano formulati con frasi sconvenienti, o siano relativi ad argomenti affatto estranei all’oggetto della discussione, ovvero siano preclusi da precedenti deliberazioni e può rifiutarsi di metterli in votazione”. Peccato, però, che il Presidente dell’articolo 89 non sia il Presidente di Commissione, bensì il Presidente dell’Assemblea, in quanto questo articolo fa parte della Parte Seconda- Il Procedimento Legislativo, Capo XVII del Regolamento-Dell’Esame in Assemblea-!!! Qualcuno può, cortesemente, spiegare in base a quale articolo, interpretazione o precedente è legittima questa autentica “translatio imperi”, passaggio di potere? Ma le sorprese e i dubbi su questo “originale” iter legis non finiscono qui! In contemporanea con l’esame degli emendamenti in I Commissione, a proposito dell’A.C.1665, il disegno di legge Calderoli, il 23 aprile,

la Commissione II- Giustizia esamina e rinvia,

la Commissione VI- Finanze esamina ed esprime parere favorevole,

la Commissione VII- Cultura esamina ed esprime parere favorevole,

la Commissione VIII- Ambiente esprime parere favorevole,

la Commissione IX- Trasporti esamina e rinvia, l

la Commissione XII- Affari sociali esamina e rinvia, mentre, il 22, la Commissione X- Attività produttive aveva esaminato ed espresso parere favorevole. Il 23 aprile si riunisce anche il Comitato per la legislazione che, ad esempio, scrive, tra l’altro:”  …valuti la commissione di merito… l’opportunità di approfondire la formulazione dell’articolo 2, comma 5, dell’articolo 7, comma 1, e dell’articolo 8, comma 2… valuti la commissione di merito, per le ragioni esposte in premessa, l’opportunità di approfondire la formulazione dell’articolo 3, commi 1 e 7 “, osservazioni e raccomandazioni decisamente inutili a questo punto. Qualcuno può spiegare questo tardivo fiorire di pareri, visto che il dado è già stato tratto? L’elaborazione di pareri “scaduti” è esercitazione didattica per i parlamentari, una specie di prova INVALSI? “Excusatio non petita, accusatio manifesta”? Ancora, come mai dalla lettura delle convocazioni della Commissione Bilancio in sede consultiva, dal 14 febbraio alle ore 10:00 del 26 aprile 2024, non appare nessuna convocazione per discutere l’A.C.1665? Basta la semplice dicitura “favorevole” del parere della Commissione Finanze per chiarire che, data la taumaturgica “invarianza finanziaria” e visto il quadro di riforme fiscali e il clamoroso successo della flat tax sul piano elettorale, non ci sarà nessun rischio, come invece denunciato dall’Unione Europea, per le finanze dello Stato italiano? È questa l’attenzione dovuta ad un provvedimento che per molte regioni sarà devastante e non produrrà solo una spaccatura, ma una vera e propria frammentazione del tessuto sociale in quanto prelude non solo ad acuirsi del divario Nord-Sud, ma, a Sud, ad una lotta tra regioni meno povere e regioni più povere. Anche questo argomento sarà affrontato dai leader che parteciperanno dal 26 al 28 aprile alla conferenza programmatica di fratelli d’Italia Pescara, al grido: “L’Italia cambia l’Europa”! Alla fine, quanti emendamenti avrebbe presentato, tutti formalmente ricevibili, un omologo all’opposizione del Ministro, anche solo giocando con il comma 3 dell’articolo 3, con le combinazioni tra materie-LEP e materie non-LEP?

 

**Insegnante, viene eletto al Senato della Repubblica nel 1994 nelle file di Rifondazione Comunista e per la XII legislatura fa parte della Commissione Finanze e Tesoro e di quella Agricoltura. Successivamente è per due mandati consigliere regionale in Abruzzo sempre per il PRC.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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