Lettera aperta al Presidente del Parco Maiella

di Alessandro D’Ascanio*

Caro Presidente,

ti candiderai, dunque, con la “Lista Marsilio”, alle imminenti elezioni regionali.
Molto bene! Con ogni certezza, illuminerai, con le tue gaudenti proposte libertarie, l’ambiente mesto e irregimentato della nostra destra regionale.
Buona fortuna. Veramente.
Tuttavia, non potrai non rilevare, come la tua decisione – del tutto legittima sul piano del diritto amministrativo – ponga il Parco Nazionale della Maiella in una condizione di difficoltà reputazionale derivante dal carattere assolutamente inopportuno della stessa, stante anche la delicata natura giuridica dell’Ente, a prescindere dalla tua buona fede.
In costanza di esercizio della tua funzione presidenziale, come potrai evitare l’accusa di trarre vantaggio dal tuo ruolo per fini eminentemente elettorali? Del resto, finanche la foto del tuo comunicato nei locali della Badia sulmonese, o l’enfasi posta sui risultati raggiunti dal nostro Ente, sotto la tua guida, e presentati quali fondamento dell’auspicabile positivo giudizio degli elettori ne costituiscono riprova evidente.
Per non menzionare altri aspetti di natura pratica che, inevitabilmente,  potrebbero essere sollevati circa l’utilizzo in campagna elettorale di dotazioni dell’Ente, senza mai voler alludere, naturalmente, a condotte non lecite, o anche solo occasioni di visibilità dovute al tuo ruolo.
Sottostante a tali rilievi, resta però l’elemento più grave e macroscopico: l’aver accettato una candidatura da parte del soggetto politico che prese parte, formalmente, al procedimento della tua nomina, quasi a conclusione di un giro di valzer che denota tutta l’incultura istituzionale della destra abruzzese.
Quella che tu illuminerai, beninteso, e alla quale potrai magari ricordare l’esistenza del Parco Nazionale della Maiella, oltre le bizzarre iniziative “fuori Parco” (“cammini celestiniani” stiracchiati fuori i nostri confini saltando a pie’ pari la più importante Chiesa celestiniana di Chieti, Santa Maria della Civitella, concerti “urbani” a Pescara e altre amenità di varia natura).
Per questi palmari motivi, ti chiedo di astenerti dal prendere parte alla vita istituzionale dell’Ente per tutto il periodo della campagna elettorale confidando nella comune condivisione di elementari principi della cultura politica liberaldemocratica che, certo ignoti ai tuoi novelli camerati di avventura, potranno tuttavia nobilitare la tua avventata scelta.
* Sindaco di Roccamorice

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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