L’attuale insicurezza finanziaria incide sul sonno di un quarto degli europei, così svela un’indagine condotta lo scorso settembre 2022 da Emma – The Sleep Company in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale. In un momento di incertezza economica, con un’inflazione del 9,1% alla data del sondaggio nell’Eurozona e del 9,9% nel Regno unito, circa 4 europei su 10 (44%) dichiarano di sentirsi più ansiosi e depressi (38%) a causa della situazione attuale. Stando ai risultati dello studio 1 europeo su 4 classifica il proprio benessere mentale come scarso (27%), un problema che sembra colpire più le donne (35%) degli uomini (22%) e 3 intervistati su 4 (79%) ritengono che il sonno abbia un impatto sulla salute mentale. Infatti, tra i rispondenti emerge una relazione complicata con il sonno: circa il 40% non si dichiara soddisfatto della qualità del proprio riposo notturno nelle ultime settimane e il 36% afferma di aver dormito cinque ore o meno, mentre il 30% ha riposato meno del solito. Inoltre 3 europei su 4 hanno evidenziato una minore produttività sul lavoro, negli studi e/o nelle attività domestiche e 6 su 10 hanno avvertito un aumento di sentimenti depressivi (59%) e dei livelli di ansia (57%), oltre a una diminuzione dell’empatia (56%) e della libido (49%). Circa 1 europeo su 4 ha poi affermato di aver fatto almeno un’assenza lavorativa nel 2022 proprio per via di un cattivo riposo notturno e il 5% ammette di aver preso sei o più giorni di malattia per lo stesso motivo. Nel dettaglio, dormire sembra inversamente proporzionale ai giorni di assenza: più giorni di malattia sono stati presi, meno ore sono state dedicate al sonno (6 persone su 10 che hanno preso sei o più giorni di malattia hanno dormito solo tra le 3 e le 5 ore a notte)
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