Al via il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni

Partita la settima edizione del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni che coinvolgerà 2.530 Comuni e circa 1 milione di famiglie.

Il Censimento permanente della popolazione si basa sulla combinazione di rilevazioni campionarie e dati di fonte amministrativa trattati statisticamente. Grazie all’integrazione dei dati raccolti attraverso due diverse rilevazioni campionarie – denominate “da Lista” e “Areale” – con le informazioni provenienti dai registri e le fonti amministrative, il Censimento è in grado di restituire informazioni continue e tempestive, rappresentative dell’intera popolazione che dimora abitualmente in Italia non solo a livello nazionale, regionale e comunale ma anche a livello territoriale più fine (quartieri, località abitate e sezioni di Censimento).

Attraverso questo impianto censuario, l’Istituto nazionale di statistica fornisce entro dicembre di ogni anno i dati della popolazione per sesso, età, cittadinanza, grado di istruzione e occupazione, a livello regionale, provinciale e comunale, riferiti all’anno precedente, accompagnati dalla relativa metodologia di calcolo. I dati pubblicati sul sito internet istituzionale dell’Istat sono presi a riferimento ai fini dell’applicazione delle disposizioni di legge che rinviano all’ammontare della popolazione, determinando un impatto rilevante nella vita dei Comuni (i sistemi elettorali, il numero di consiglieri, le concessioni di licenze, i trasferimenti economici per i servizi di pubblica utilità, ecc.).

Inoltre, con il D.L. 29 gennaio 2024, n. 7 convertito con modificazioni dalla L. 25 marzo 2024, n. 38 (G.U. 28/03/2024, n. 74), viene reintrodotta la possibilità da parte dell’Istat di restituire agli Uffici di anagrafe dei Comuni i dati in forma individuale, cosa prima preclusa, in modo che questi possano procedere all’aggiornamento e alla revisione delle anagrafi comunali di loro competenza, secondo quanto previsto dall’art. 46 del D.P.R. 30 maggio 1989, n. 223.

A partire dal 2025 la revisione avrà cadenza annuale e si svolgerà nei mesi da gennaio ad aprile di ciascun anno, con riferimento alla popolazione pubblicata dall’Istat nel mese di dicembre dell’anno precedente. A questo riguardo, l’Istat fornirà le liste che contengono la “nuova” sovra copertura e la “nuova” sotto copertura anagrafica, ossia rispettivamente gli individui che per la prima volta, nella tornata censuaria di riferimento, sono risultati residenti ma non censiti o censiti ma non residenti. I Comuni sono chiamati a verificare le posizioni anagrafiche degli individui, che a seguito degli esiti del Censimento permanente al 31 dicembre 2023, si trovano in queste liste da verificare.

Per quanto concerne invece le abitazioni, la nuova strategia censuaria ne definisce il numero totale attraverso il trattamento statistico delle informazioni presenti nel Registro degli edifici e delle unità immobiliari, la cui fonte primaria è il catasto dei fabbricati. È possibile così fornire (a partire dai dati 2021) il numero delle abitazioni occupate e quello delle abitazioni non occupate che viene ottenuto associando, attraverso un complesso processo di linkage, le abitazioni del suddetto Registro alle famiglie rilevate al Censimento.

I risultati di ciascuna annualità del Censimento permanente della popolazione vengono dunque diffusi alla fine di ogni anno sul sito istituzionale dell’Istat e sono solitamente accompagnati da un comunicato stampa che descrive in maniera sintetica gli aspetti più salienti. In tale contesto, vengono valorizzate anche alcune analisi specifiche che riguardano alcuni aggregati di popolazione di particolare interesse.

Ad esempio, nel comunicato stampa di dicembre 2020 venne proposto un approfondimento tematico sui Borghi più belli d’Italia, ovvero quei Comuni che avevano ottenuto, a partire dal 2001, un particolare riconoscimento di carattere storico, culturale o artistico.

Con la diffusione dei dati relativi all’annualità censuaria 2021, l’approfondimento è stato effettuato su tre specifici segmenti di popolazione: le persone che vivono nelle convivenze anagrafiche, quelle che dimorano in campi autorizzati o insediamenti tollerati e spontanei e le persone senza tetto e senza fissa dimora.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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