La necessita’ di rimettere il Mediterraneo allargato al centro della agenda internazionale “richiede un nuovo tipo di analisi e riflessione per cercare di comprendere quanto sta accadendo nella regione e avere le capacita’ di affrontarne sfide e cambiamenti”. Cosi’ Luigi Narbone ha spiegato la nascita di ‘Piattaforma Mediterraneo’ all’interno della School of Government della Luiss. L’ateneo romano e’ “un luogo priviegiato” per una struttura che ha l’ambizione di divenire “un centro di eccellenza dedicato a ricerca e alta formazione” sulle problematiche cruciali del Mediterraneo allargato, ha sottolineato il direttore della Piattaforma. Quest’ultima si pone come spazio di dialogo fra ricercatori, business, terzo settore e policy-makers delle due sponde del Mediterraneo, con l’obiettivo di contribuire all’elaborazione di politiche e strategie innovative per rispondere alle opportunita’ e alle sfide della regione. Nata sotto l’impulso di un gruppo di ricercatori ed esperti gia’ alla guida del Programma ‘Middle East Directions’ presso il Robert Schuman Center dell’Istituto Universitario europeo di Fiesole, la struttura beneficera’ della loro esperienza di anni nel campo della ricerca applicata, dei dialoghi e della formazione di alto livello nella regione Medio Oriente e Nord Africa. “Aprire all’interno della SoG un centro di ricerca simile e’ per la Luiss un’opportunita’ imperdibile, da far lavorare in maniera complementare con altre iniziative gia’ sviluppate”, ha sottolineato il direttore della School of Government, Giovanni Orsina, alla presentazione dell’iniziativa. Lo storico e politologo ha messo l’accento sul valore che deriva dal “portare all’interno della SoG un tipo di ricerca fortamente applicata” con l’obiettivo di un’interazione sempre piu’ “virtuosa tra ricerca e formazione”.
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