Altroconsumo, peggiora la capacità degli italiani di sostenere spese

L’annuale analisi Altroconsumo sulla capacità delle famiglie italiane di sostenere le spese principali della vita di tutti i giorni e stima, tramite un indice studiato ad hoc, il livello di difficoltà dei consumatori nell’affrontare le spese durante l’anno precedente, le differenze fra le aree geografiche e fra le tipologie di famiglia, insieme alle aspettative per l’anno a venire. Il Termometro Altroconsumo registra un peggioramento generale per gli italiani nel sostenere le spese dei 6 diversi ambiti analizzati: abitazione, mobilità, salute, cultura e tempo libero, alimentazione, istruzione. L’indice italiano di quest’anno è pari a 46,2, in linea con i risultati degli altri Paesi, fatta eccezione per il Belgio che mostra l’indice più alto dei 4, pari a 53,7.

E’ stata fotografata la capacità degli italiani di sostenere le principali spese quotidiane. Nel 2021 il numero di famiglie in grado di affrontarle senza difficoltà è diminuito: l’indice è, infatti, passato da 48,9 a 46,2 nel 2021. Gli ambiti in cui si riscontrano maggiori disagi sono la salute (per il 43% dei rispondenti), l’abitazione (per il 39%) e la mobilità (37%). In particolare, rispetto al 2020 si registra un importante aumento delle famiglie in difficoltà a pagare le bollette (+10%), le spese per l’automobile (+9) e quelle dentistiche (+6%). Anche per quanto riguarda il tema risparmio si registra un calo: è stato, infatti, faticoso mettere soldi da parte per il 68% degli intervistati.In secondo luogo, è stato effettuata una comparazione sia fra le diverse zone della Penisola che fra le varie tipologie di famiglie. Anche nel 2021 emergono importanti differenze fra Nord e Sud. Nel Mezzogiorno la percentuale di famiglie in grave difficoltà economica risulta, infatti, particolarmente alta (10%). Nello specifico, le Regioni in cui si riscontrano una situazione peggiore sono Calabria, Abruzzo, Sicilia, Campania, Marche e Umbria. Quelle in cui, invece, il panorama è più positivo sono la Liguria, la Lombardia, il Piemonte, l’Emilia-Romagna e il Veneto. Paragonando le tipologie di nuclei familiari, si conferma una maggior agilità nella gestione delle spese fra le famiglie in cui entrambi i partner sono laureati (indice pari a 52,6) rispetto a quelle in cui non lo sono (42,9). Forti i disagi per i single under 35 che registrano un indice pari a 42,3, ma lo stato più critico si riscontra nelle famiglie in cui uno dei partner è disoccupato (37).

Nell’inchiesta si è cercato di fotografare anche quella che è la percezione degli italiani per l’anno in corso. La percentuale di cittadini che pensano che le difficoltà economiche aumenteranno è pari al 35% contro un 19% che ritiene, invece, che ci saranno miglioramenti. Per quanto riguarda i risparmi, il 71% dei rispondenti teme che sarà difficile per la propria famiglia mettere soldi da parte quest’anno. Sia sulla situazione attuale sia, di conseguenza, sui pronostici futuri pesa ancora l’effetto Covid. Ben 1 famiglia su 3 ha subito una riduzione delle entrate nel 2021 per la pandemia, principalmente (46% dei casi) a causa di un periodo di inattività professionale.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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