Arera, nel 2020 recuperati oltre 10,3 milioni a favore dei consumatori

Nel 2020 il Servizio Conciliazione dell’Arera ha consentito a clienti e utenti di ottenere o risparmiare oltre 10,3 milioni di euro, risolvendo controversie con i venditori di acqua, luce e gas, garantendo la sua piena operativita’ e continuita’ anche durante l’emergenza sanitaria. Inoltre a breve sara’ possibile scaricare la nuova app “Servizio conciliazione” e accedere direttamente alla propria area riservata per risolvere in modo ancor piu’ semplice le controversie, utilizzando la nuova versione mobile della piattaforma con il proprio smartphone o tablet. Anche quest’anno cresce l’ammontare del numero di domande, passando dalle 16 mila del 2019 a oltre 18mila, con il 70 per cento di accordi tra le parti su procedure concluse. Registrato nel Lazio e in Abruzzo il piu’ alto indice di concentrazione di domande di conciliazione, a seguire Calabria, Basilicata e Campania. La grande maggioranza delle domande riguarda casi legati ai settori elettricita’ (10.054) e gas (4.794); segue il settore idrico (2.332), il dual fuel (unica bolletta per luce e gas, 1.330), infine le pratiche attivate dai prosumer (i produttori-consumatori di energia elettrica, a 92). Nei settori energetici il tentativo di conciliazione e’ obbligatorio prima di rivolgersi al giudice, mentre nel settore idrico e’ ancora facoltativo. L’ammontare complessivo di 10,3 milioni di euro del 2020 (valore previsto in crescita una volta concluse le procedure ancora pendenti) rappresenta, a titolo esemplificativo, quanto restituito ai clienti sotto forma di rimborsi, indennizzi, ricalcolo di fatturazioni errate o rinuncia a spese e interessi moratori da parte dei fornitori. Tale valore, in costante aumento e raddoppiato rispetto ai 5,6 milioni del 2018, e’ suddiviso quasi a meta’ tra clientela non domestica (51 per cento) e domestica (49 per cento), anche se le domande presentate dalle famiglie sono numericamente superiori (oltre il 70 per cento del totale). Le questioni affrontate piu’ spesso sono legate alla fatturazione, soprattutto nei settori gas e idrico, alla contrattualistica, in particolare per le forniture dual fuel, alle richieste di danni soprattutto nell’elettrico, allo scambio sul posto per i prosumer. Inoltre, in circa il 68 per cento di tutte le domande inviate i clienti hanno preferito farsi rappresentare da un delegato (per esempio associazione dei consumatori). Da segnalare infine che circa il 20 per cento delle domande non e’ stato ammesso principalmente perche’ il cliente ha deciso di non completare la domanda oppure per motivi procedurali (documentazione mancante, termini, ambito di applicazione).

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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