“Continua in gennaio la ripresa del mercato automobilistico dell’Europa Occidentale”. Lo afferma il Centro Studi Promotor, commentando l’incremento del 10,7% rispetto allo stesso mese del 2022 delle immatricolazioni come rilevato da Acea. “Nei confronti di gennaio 2019, cioè dell’anno precedente la pandemia, si registra però un calo del 25,7%”, sottolinea Promotor. “Pesa fortemente sul mercato dell’Europa Occidentale la debolezza della domanda legata alla pandemia e a tutti gli eventi negativi che l’hanno seguita: dalla guerra in Ucraina, alla crisi energetica, al ritorno dell’inflazione e alla crescita del costo del denaro, per citare soltanto i principali”, osserva Promotor.
La migliorata situazione “della disponibilità di prodotto sta influendo anche sul tipo di vetture che vengono immatricolate perché molte case automobilistiche hanno privilegiato negli ultimi tempi Auto elettriche e dintorni nell’attività produttiva a scapito delle Auto ad alimentazione tradizionale che hanno, quindi, oggi maggiori difficoltà di fornitura rispetto alle elettriche. Questa situazione, tra l’altro, ha determinato a fine dicembre risultati molto positivi nelle immatricolazioni di Auto elettriche in alcuni paesi dell’area, ma in gennaio l’accelerazione dell’elettrico non trova riscontro in alcuni mercati. In particolare, in Germania si nutrono preoccupazioni per le vendite di Auto elettriche dovute anche al venir meno di sussidi statali. Anche in Italia la quota dell’elettrico in gennaio è in calo e tocca il 2,6% collocandosi al di sotto del livello dell’intero 2022 che era sceso al 3,7% dal 4,6% del 2021 e quindi su livelli decisamente bassi rispetto ad altri importanti mercati dell’Europa Occidentale in cui la quota dell’elettrico è ormai a due cifre”, si legge ancora.