Il Pil dell’Italia crescerà dello 0,6% nel 2024, dell’1% nel 2025 e dell’1,2% nel 2026 secondo le proiezioni macroeconomiche per l’economia italiana della Banca d’Italia relative al triennio 2024-26. “L’attivita’ economica – si legge nel documento – beneficerebbe della ripresa della domanda estera e del potere d’acquisto delle famiglie ma condizioni di finanziamento ancora restrittive e il ridimensionamento degli incentivi all’edilizia residenziale peserebbero sugli investimenti”. “Rispetto alle proiezioni pubblicate in dicembre, la crescita del Pil e’ pressoche’ invariata: gli effetti positivi di ipotesi piu’ favorevoli su prezzi delle materie prime e tassi di interesse sarebbero in larga parte compensati dal piu’ accentuato rallentamento dell’attivita’ nel comparto edilizio conseguente alla progressiva rimodulazione degli incentivi alla riqualificazione energetica degli immobili” scrive Bankitalia.
Inflazione in netto calo quest’anno in Italia per poi risalire nel 2025 e nel 2026 per l’aumento delle retribuzioni. E’ quanto emerge dalla proiezioni macroeconomiche per l’economia italiana della Banca d’Italia relative al triennio 2024-26. “L’inflazione diminuirebbe nettamente nel 2024, all’1,3% (dal 5,9% nella media del 2023), principalmente per via degli effetti della discesa dei prezzi dell’energia e dei prodotti intermedi. Il venir meno di tale fattore e l’aumento delle retribuzioni ne comporterebbero una leggera risalita nel successivo biennio, all’1,7%”. Rispetto alle previsioni pubblicate in dicembre, l’inflazione al consumo e’ stata rivista al ribasso, soprattutto nel 2024, riflettendo principalmente “una discesa dei prezzi dei beni energetici, in particolare del gas, piu’ rapida del previsto”.