Bonci re della pizza al taglio per il Gambero Rosso. Due premi per l’Abruzzo

Sono 735 i locali inclusi nella guida “Pizzerie d’Italia 2024” del Gambero Rosso. Nella classifica con punteggio espresso in centesimi, i Tre Spicchi, ossia le eccellenze tra le pizzerie al piatto, sono 103, mentre le Tre Rotelle, ossia le migliori pizzerie al taglio sono 14. 28 insegne premiate con una stella per 10 anni consecutivi. Tra le eccellenze, contrassegnate dai Tre Spicchi e dalle Tre Rotelle, con un punteggio di 95/100, tra le migliori pizzerie al taglio, si distingue a Roma Pizzarium di Gabriele Bonci, tra i più grandi panificatori e pizzaioli d’Italia, mentre con un punteggio di 96/100, tra le migliori pizzerie al piatto, il Veneto sorprende con due insegne nella provincia di Verona: I Tigli di Simone Padoan a San Bonifacio, precursore con la prima Pizza Degustazione nel 1999, vera rivoluzione per l’epoca e Renato Bosco Bakery a San Martino Buon Albergo che da anni lavora su ingredienti e accostamenti per arrivare a un prodotto apprezzato e di eccellente livello. E poi la Campania, con due insegne casertane: I Masanielli in città dove spicca la figura e il lavoro di Francesco Martucci che, negli oltre 300 mq della cucina, sperimenta continuamente prodotti e nuove tecniche e Pepe in Grani a Caiazzo, nella provincia, premiata con Tre Spicchi per 10 anni consecutivi, che ha raggiunto il successo grazie all’impegno nella ricerca, nell’accoglienza e nell’arte della pizza. Ancora Caserta nella classifica delle menzioni speciali, dove il Premio Speciale Frantoio Muraglia per I Maestri dell’Impasto va a Sasà Martucci – I Masanielli, eccellenza con Tre Spicchi e genius loci per il territorio casertano che racconta nei gusti delle pizze e nella ricerca accurata dei prodotti di piccoli artigiani, insieme a Tonda di Roma, premiata con una stella per 10 anni consecutivi, con una linea personalissima negli impasti e nelle forme della pizza.

Il Premio Speciale Krombacher per la Migliore Carta delle Bevande va a Il Vecchio e Il Mare a Firenze, Framento a Cagliari e a Fermenta a Chieti, dove un’altra insegna ottiene il Premio Speciale per la Migliore Carta dei Dolci: La Sorgente di Guardiagrele, sempre in provincia di Chieti.

Il sempre più green Giangi Pizza e Ricerca di Arielli (CH) che propone nuove rivisitazioni e nuove creazioni gastronomiche, sfizi fritti e dolci. Come con la Pecorara dove si ricrea il piatto estivo preferito dagli abruzzesi, gli arrosticini accompagnati da pane e pomodoro. Sulla base classica fiordilatte, tocchetti di carne di pecora, pomodoro secco, erba cipollina, in uscita pecorino di grotta, gel al Montepulciano. Da non perdere la Basta Pistacchio Me Ne Vado Al Mare, per la deliziosa combinazione di sapori: sul padellino soffice, burrata, mortadella (senza pistacchio), gel di lime e limone, mandorla a scaglie e olio al limone. Tra gli sfizi frittatina di chitarra al ragù d’agnello, supplì di risotto zafferano e ventricina. Per dolce il cannolo di pane (di semola) leggero e fragrante.

La Sorgente di Guardiagrele (CH) conquista una stella per aver conseguito i Tre spicchi per il decimo anno consecutivo e si aggiudica anche il premio speciale “La Migliore Carta dei Dolci”. Ri-convertire la pizza in qualcosa di profondo che racconti il territorio abruzzese tra mare e monti è l’ossessione che spinge Arcangelo Zulli a congegnare nuove interpretazioni di pizza a degustazione. Impasti, maturazioni, farciture eccellenti e cotture perfette. In carta vola alto la Purpo fiction: tonda al padellino soffice, polpo spadellato con ventricina teramana, burrata pugliese e stracciata vaccina della Maiella, zeste di bergamotto e pepe nero di Sarawak. . Plauso alla carta dei dolci curata dalla pastry chef Jonida Troka.

Impastatori Pompetti di Roseto degli Abruzzi (TE): l’apertura della sede estiva che affianca l’indirizzo storico con pizza in pala e piccola fritteria, un menu degustazione studiato su 5 portate (Classico a 45 euro) e 7 portate (Omakase, “il meglio del pizzachef” a 65 euro) sono le novità salienti della storica insegna dei Pompetti. Francesco, maestro di impasti e lievitazioni, 30enne pizzachef studia topping estrosi e godibili. Tra le speciali si impone la Megamare: impasto alta idratazione al plancton, acqua di mare depurata e lievito madre, mayo all’acqua di mare e acciughe, lattuga di mare, granita di riccio di mare osso di seppia e polvere di testa di scampo disidratata. Per carnivori, la Agnello fuori di testa (padellino con paté di animelle, cervella e stracotto di coscia di agnello iberico, salsa cacio e uovo). Anche antipasti, arrosticini e pane e olio. In abbinamento vini, spumanti, Gin Tonic. Per finire dolci e grandi lievitati.

Alla contemporanea Pizzeria Fermenta di Chieti va il premio speciale “La Migliore Carta delle Bevande”. Il menu si gioca su ingredienti ricercati: da provare la Marinara in rivisitazione (San Marzano, aglio nero della Marsica, pelato al forno, crema al basilico), l’originale Quel Matto di Luca, una pappa al pomodoro macerato con aglio ed erbe aromatiche, qui arricchita da crema di fiordilatte e sul cornicione spolverata di Pecorino di Farindola

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Oms, il 57% degli adolescenti ha consumato alcol

Oltre la metà dei quindicenni in Europa (57%) ha sperimentato l’alcol e 1 su 5 …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *