Castagne, cresce del 20 per cento il raccolto

Tornano le castagne italiane con un raccolto stimato in crescita del 20 per cento rispetto allo scorso anno anche se inferiore alle attese per effetto della siccita’ estiva. E’ quanto emerge dal monitoraggio effettuato sulla raccolta del frutto simbolo dell’autunno dalla Coldiretti che stima una produzione nazionale intorno ai 45 milioni di chilogrammi, in crescita per volumi ma anche per qualita’, arrivando vicino ai valori di dieci anni fa. Un ritorno atteso dopo che in molte zone era stata rischiata addirittura l’estinzione per la presenza del cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus) proveniente dalla Cina, che da anni infesta i boschi lungo la Penisola provocando nelle piante la formazione di galle, cioe’ ingrossamenti delle gemme di varie forme e dimensioni. Contro questa minaccia – ricorda la Coldiretti – e’ stata avviata una capillare guerra biologica con la diffusione dell’insetto Torymus sinensis, che e’ un antagonista naturale. Probabilmente l’effetto combinato dell’antagonista naturale e della siccita’ hanno portato ad una scarsa presenza di cinipide.

Nel 1911 la produzione di castagne ammontava a 829 milioni di chili, mentre dieci anni fa era pari a 55 milioni di chili. La situazione – sottolinea la Coldiretti – e’ in realta’ differenziata lungo la Penisola, con il potenziale produttivo in ripresa, nonostante la forte siccita’ che ha interessato le aree produttive.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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