Coldiretti, la siccita’ costa all’Italia 1 miliardo all’anno

La siccita’ rappresenta l’evento climatico avverso piu’ rilevante per l’agricoltura italiana con un danni stimati in media in un miliardo di euro all’anno soprattutto per le quantita’ e la qualita’ dei raccolti. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione della giornata mondiale dell’acqua. Nonostante i cambiamenti climatici l’Italia – sottolinea la Coldiretti – resta un Paese piovoso con circa 300 miliardi di metri cubi d’acqua che cadono annualmente, ma per le carenze infrastrutturali se ne trattengono solo l’11%. Un lusso che – continua la Coldiretti – non ci si puo’ permettere in una situazione in cui con l’emergenza Covid l’acqua e’ centrale per garantire l’approvvigionamento alimentare in uno scenario globale di riduzione degli scambi commerciali, accaparramenti e speculazioni che spingono la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali per garantire l’alimentazione delle popolazione.

La conferma della strategicita’ del settore con i prezzi dei prodotti alimentari che a febbraio 2021 hanno raggiunto a livello mondiale il massimo da quasi sette anni trainati dalle quotazioni in aumento per zucchero, oli vegetali, cereali, latte e carne, sulla base dell’Indice Fao dei prezzi dei prodotti alimentari, che ha raggiunto un valore medio di 116 punti, che rappresenta un incremento del 2,4% rispetto a gennaio, del 26,5% sull’anno precedente e il valore massimo dal luglio 2014.

“Per cogliere una opportunita’ unica abbiamo elaborato e proposto per tempo un progetto concreto immediatamente cantierabile per risparmiare l’acqua, aumentare la capacita’ di irrigazione e incrementare la disponibilita’ di cibo per le famiglie “afferma il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “si tratta di una esigenza resa necessaria dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua, lungo tutto il territorio nazionale”. Il progetto – spiega la Coldiretti – prevede la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture gia’ presenti, progettualita’ gia’ avviata e da avviarsi con procedure autorizzative non complesse, in modo da instradare velocemente il progetto complessivo e ottimizzare i risultati finali

L’idea e’ di “costruire” senza uso di cemento per ridurre l’impatto l’ambientale laghetti in equilibrio con i territori, che conservano l’acqua per distribuirla in modo razionale ai cittadini, all’industria e all’agricoltura, con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione. Il piano della Coldiretti sulle risorse idriche per il Recovery Plan punta alla transizione verde in modo da risparmiare il 30% di acqua per l’irrigazione, diminuire il rischio di alluvioni e frane, aumentare la sicurezza alimentare dell’Italia, garantire la disponibilita’ idrica in caso di incendi, migliorare il valore paesaggistico dei territori e garantire adeguati stoccaggi per le produzioni idroelettriche green in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni dell’UE per il 2030. Un progetto ideato ed ingegnerizzato e poi condiviso – conclude la Coldiretti – con Anbi, Terna, Enel, Eni e Cassa Depositi e Prestiti con il coinvolgimento anche di Universita’.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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