Confindustria: la risalita c’e’ stata ed e’ stata robusta, ora si temono i prezzi delle materie prime

L’economia italiana e’ cresciuta nel secondo trimestre dell’anno a ritmo sostenuto, ma questo incremento potrebbe non essere confermato in estate e autunno. Tra aprile e maggio le progressive riaperture, la ripresa delle attivita’ a ritmi piu’ o meno normali e la fiducia ritrovata grazie alla spinta ricevuta dalla campagna vaccinale hanno accelerato la crescita con “un forte rimbalzo”. Le varianti rappresentano tuttavia un rischio, cosi’ come l’andamento dei prezzi delle materie prime, con impennate a due cifre sui prezzi di materiali essenziali per la produzione. Venerdi’ l’Istat rendera’ noti i primi dati sulla variazione del Pil dei tre mesi di primavera, ma Confindustria gia’ ne anticipa l’andamento: la risalita c’e’ stata ed e’ stata robusta.

Il Centro studi di viale dell’Astronomia segnala come i servizi abbiano finalmente recuperato terreno, guidati dai consumi delle famiglie, tornate a spendere e a muoversi dopo mesi di sostanziale immobilismo. Nell’industria il trend resta di crescita, senza grandi impennate ma comunque in linea rispetto ai mesi precedenti. La dimostrazione arriva anche dai dati sui consumi elettrici: a giugno 2021 la domanda e’ stata di 27,4 miliardi di kWh, con un fabbisogno in crescita dell’1,9% rispetto a maggio scorso e del 13,8% sui volumi di giugno 2020. Secondo le rilevazioni di Terna, i consumi industriali hanno continuato a mantenersi sopra i livelli pre-Covid, grazie all’aumento di quasi tutti i settori monitorati. Sul fronte lavoro dopo un primo trimestre in cui, secondo l’Ocse, il tasso di occupazione e’ sceso al 57,1%, i datori di lavoro sono tornati ad aspettative di aumento degli occupati: da marzo nel manifatturiero, da maggio nei servizi, sottolinea ancora il CsC. Le stime diffuse per il secondo trimestre indicano nel caso di Bankitalia una crescita dell’1% e addirittura del 2% secondo gli analisti di Oxford economics. Cifre diverse ma che permetterebbero di raggiungere, se non di superare, a fine anno una variazione positiva del 5%. Con il primo trimestre chiuso a sorpresa con il segno piu’ (di poco ma comunque a +0,1%), la crescita acquisita per l’intero 2021 e’ infatti gia’ del 2,6%. Un dato che non potra’ che migliorare alla luce dell’atteso aumento del Pil. L’entusiasmo pero’ sembra in parte gia’ scemato, o e’ almeno a rischio. L’aumento dei contagi in corso a causa della variante Delta, segnala il Confindustria, getta l’ennesima ombra sulla ripresa, a partire dal settore del turismo, trainante nella stagione estiva. L’ipotesi di nuove misure restrittive sta gia’ minando la fiducia di cittadini e imprese e questo significa che il terzo e il quarto trimestre potrebbero essere meno favorevoli di quanto previsto finora.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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