Gli italiani scelgono una vita al risparmio per quanto riguarda i consumi ma il cibo rimane, anche nelle previsioni, l’unico comparto in cui tagliare la spesa è una opzione solo per una ristretta minoranza. Lo rileva il ‘Rapporto Coop 2024-consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani’, la cui anteprima digitale è stata presentata a Milano. Guardando ai soli canali iper, super e libero servizio nel primo semestre 2024 le vendite a volume sono state superiori a quelle del 2019 del 3,9%.
Il 21% del campione dichiara infatti che aumenterà la sua spesa contro il 10% che intende diminuirla. Dopo gli anni difficili dell’impennata dei prezzi, nel 2024 l’inflazione si azzera e i volumi del largo consumo tornano dopo quattro anni in positivo (+0,9% nel primo semestre 2024 rispetto al 2023). “Più in generale i dati che mostrano uno stop alla caduta dei volumi del largo consumo sono senz’altro positivi – ha osservato Domenico Brisigotti, direttore generale Coop Italia -, ma lo scenario dei consumi rimane ancora debole e caratterizzato da una grande volatilità. Se da una parte il quadro inflattivo sembra assestarsi, dall’altra si dovrà tenere conto del fatto che i prezzi, anche se stabilizzati, sono di fatto del 20% superiori a quelli del 2021”.