Coronavirus, il 58 per cento degli italiani preoccupato secondo un sondaggio

Un popolo preoccupato ma disposto a fare sacrifici e fiducioso di poter tornare alla normalità in tempi contenuti. E’ il quadro che emerge dal sondaggio condotto da Nielsen Global Connect in Italia con l’obiettivo di verificare l’effettivo impatto del’emergenza Coronavirus sei cittadini del nostro Paese. La quasi totalità degli italiani (98%) si informa almeno una volta al giorno sulla situazione sanitaria, un dato in linea con quanto rilevato nelle ultime tre settimane. Cresce però chi si informa attivamente più di una volta al giorno: sono l’86% degli italiani, il 18% in più rispetto alla settimana scorsa. Al contempo, se appena due settimane fa solo il 17% si dichiarava preoccupato per l’emergenza e una settimana fa lo era il 25%, adesso è il 58% degli italiani a nutrire timori. Le apprensioni crescono soprattutto al Nord Ovest (57%, +37pp) che ora sono in linea con la media nazionale. Il Sud (64%) e in particolare la Campania (66%) si confermano le aree con maggior numero di italiani preoccupati Le misure restrittive del Dpcm dell’8 marzo sono condivise dagli italiani: ben il 58% della popolazione ritiene i provvedimenti governativi corretti e solo il 5% li giudica esagerati. Per il 73% giudica intrapresi dagli altri Paesi. Per quanto riguarda le fonti di informazione, i notiziari programmi TV sono il principale veicolo di notizie sul per l’80% degli italiani (il +6% in più della scorsa settimana) mentre i siti istituzionali risultano la fonte con la crescita maggiore (li consulta il 48%, con un incremento di 13punti percentuali nel giro di due settimane). Sul fronte delle aspettative per il futuro, nonostante il boom di contagi registrato nell’ultima settimana, resta stabile la percentuale degli ottimisti (il 37% della popolazione) che auspica un recupero entro le 4 settimane in linea con le manovre restrittive imposte dal governo. Ulteriore segnale positivo arriva dal ridimensionamento dei pessimisti (sono solo il 9%, in calo del 5%), ovvero di chi ritiene che serviranno più di 5 mesi. Cresce, invece, la percentuale di italiani che ipotizza tempi di recupero per il resto del mondo superiori ai 2 mesi: sono l’88%, il 6% di 7 giorni fa. Il sondaggio affronta anche il capitolo delle contromisure necessarie per evitare il contagio. L’88% degli italiani evita luoghi pubblici e affollati (con un boom di 32 punti percentuali rispetto alla scorsa settimana), il 72% evita di viaggiare (+37%) e il 69% evita l’uso di mezzi pubblici (+31%). Continua a crescere anche l’adozione di misure di “protezione” come l’utilizzo di disinfettanti (sono 65%, il 17% in più di settimana scorsa) mentre l’utilizzo di mascherine è ancora limitato a meno di 1 italiano su 4 (il 24% della popolazione, in crescita del 19%). Infine, sul fronte della spesa alimentare, sale la percentuale di coloro che dichiarano di aver ridotto la frequenza di visita nei supermercati (40%, +26pp), negozi di alimentari (38%, +25pp) e mercati rionali (63%, +36pp), ma allo stesso tempo aumenta la propensione a fare scorte di (28%, +12pp). 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Dal Cipess quasi 10 miliardi per il Fondo sviluppo e coesione

“Piu’ di 9,73 miliardi di euro di risorse del Fondo sviluppo e coesione 2021-2027 assegnati …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *