Cultura, il sistema produttivo vale 95.5 mliardi di euro secondo Fondazione Symbola e Unioncamere

Il sistema produttivo culturale e creativo del 2022 vale 95,5 miliardi di euro corrispondenti al 5,6 per cento del valore aggiunto italiano ed attiva complessivamente 271,9 miliardi di euro. E’ quanto emerge da “Io sono cultura 2023”, il rapporto annuale di Fondazione Symbola e Unioncamere. Il settore culturale offre lavoro a quasi un milione e mezzo di persone, corrispondente al 5,8 per cento dell’occupazione. Milano e’ la prima citta’ per incidenza della filiera in termini di valore aggiunto e occupazione. La Lombardia e’ la prima tra le Regioni. Insieme al Lazio, sono le Regioni che producono piu’ ricchezza con la cultura. Milano, Roma, Torino, Arezzo, Trieste, Firenze e Bologna sono nella top 10 delle province. Il comparto dei videogiochi e software e’ quello che contribuisce maggiormente alla ricchezza della filiera con 14,6 miliardi di euro di valore aggiunto (il 15,3 per cento dell’intera filiera, +9,6 per cento rispetto al 2021). “La forza della nostra economia e del made in Italy – ha dichiarato Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola – deve molto, in tutti i campi, alla cultura e alla bellezza. Piu’ che in altri Paesi. Cultura e creativita’ oltre ad arricchire la nostra identita’ e alimentare la domanda di Italia nel mondo, possono aiutarci ad affrontare insieme, senza paura, le difficili sfide che abbiamo davanti. A partire dalla crisi climatica. L’Italia, forte dei 272 miliardi di valore aggiunto legati alla cultura, puo’ essere protagonista del nuovo ‘Bauhaus’, fortemente voluto dalla Commissione Europea che nasce per rinsaldare i legami tra il mondo della cultura e della creativita’ e i mondi della produzione, della scienza e della tecnologia orientandoli alla transizione ecologica indicata dal Next Generation EU. Se l’Italia produce valore e lavoro puntando sulla cultura e sulla bellezza, favorisce un’economia piu’ a misura d’uomo e, anche per questo, piu’ competitiva e piu’ capace di futuro come sostiene il Manifesto di Assisi”. “Il sistema produttivo culturale e creativo si configura sempre piu’ come un conglomerato di attivita’ capace di attivare in misura consistente il resto dell’economia”, ha evidenziato Andrea Prete, presidente di Unioncamere, che ha aggiunto: “Questo sistema costituisce un elemento cardine di attrattivita’ per i visitatori in arrivo nel nostro Paese: la spesa complessiva sostenuta da turisti con consumi culturali -ovvero che hanno speso in spettacoli teatrali, concerti, folklore, visite guidate, musei, mostre, ecc. – ha sfiorato i 35 miliardi di euro nel 2022, pari al 44,9 per cento della spesa turistica complessiva”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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