“Nel mese di febbraio 2022 i prezzi dei prodotti venduti all’interno dei bar italiani sono cresciuti del 2,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’inflazione, al contrario e’ salita del 5,7%. Non lo dice Fipe-Confcommercio ma lo dice l’Istat: chiunque parli di aumenti a due cifre sta divulgando informazioni false e ne rispondera’ nelle sedi opportune. E’ nostra intenzione rivolgerci al Garante dei Prezzi, denunciando quella che e’ una vera e propria turbativa di mercato”. Cosi’ Roberto Calugi, direttore generale di Fipe-Confcommercio, in merito alle accuse lanciate oggi da una Federazione di consumatori all’indirizzo del mondo della ristorazione. “Non solo portiamo addosso le ferite di due anni di crisi profonda, ma adesso si aggiunge la beffa di notizie strumentalmente infondate. E’ evidente che se i fenomeni speculativi che stanno portando alle stelle i prezzi dei beni alimentari dovessero proseguire – aggiunge Calugi – i ristoratori potranno essere costretti a rivedere i listini al rialzo. Al momento pero’ chi lo sta facendo e’ una minoranza irrilevante a fini statistici e chi specula su questo dato di fatto lo sa perfettamente”.
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