In Italia quasi 9 litri di pioggia su 10 che cadono lungo la penisola non vengono raccolti

In Italia quasi 9 litri di pioggia su 10 che cadono lungo la penisola non vengono raccolti. Lo afferma Coldiretti che rimarca come a livello nazionale per le carenze infrastrutturali si trattiene solo l’11% dell’acqua piovana. Una situazione aggravata dal fatto che – sottolinea l’organizzazione agricola – nella distribuzione dell’acqua raccolta le perdite idriche totali sono pari al 42 %, secondo l’Istat. Coldiretti sostiene che crescita delle temperature, sfasamenti stagionali e soprattutto modificazione della distribuzione ed aumento dell’intensità delle piogge sono effetti dei cambiamenti climatici che richiedono interventi strutturali oggetto della cabina di regia del governo.

Gli effetti, rileva la Coldiretti, sono evidenti con i grandi laghi che hanno ora percentuali di riempimento che vanno dal 22% del lago di Como al 38% del lago di Garda fino al 44% di quello Maggiore mentre il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca è sceso a -3,2 metri, come in piena estate, e si registra anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell’arco alpino ed appenninico. Secondo Coldiretti sono circa 300mila le imprese agricole che si trovano nelle aree più colpite dall’emergenza siccità del Centro Nord con la situazione più drammatica che si registra nel bacino della Pianura Padana dove nasce quasi 1/3 dell’agroalimentare Made in Italy e la metà dell’allevamento che danno origine alla food valley italiana conosciuta in tutto il mondo. La mancanza di precipitazioni, si rileva nella nota, sta condizionando le scelte delle aziende agricole che si stanno spostando da mais e riso verso colture come soia e frumento. Per le semine del riso si stima un taglio di 8mila ettari e risultano al minimo da 30 anni.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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