Le regioni del Nord sono più mother friendly, Abruzzo al 18° posto

Le regioni del Nord sono più mother friendly: qui si registrano dati ben oltre la media nazionale, rispetto a quelle del Sud, dove tutti e tre gli indicatori si posizionano al di sotto di tale media. Nell’indice generale, le regioni più virtuose risultano nuovamente le Province Autonome di Bolzano e Trento seguite da Valle d’Aosta (al 4° posto l’anno scorso) ed Emilia-Romagna (che perde una posizione rispetto al 2020). Fanalino di coda Campania (nel 2020 era penultima), Calabria (al 19° posto l’anno scorso) e Sicilia (che ha perso l’ultima posizione), precedute dalla Basilicata (al 17° posto nel 2020). Per le regioni del Mezzogiorno l’indice composito mostra sempre valori sotto 93, anche se il trend sembra in lieve miglioramento. E’ quanto emerge dal Rapporto ‘Le Equilibriste: la maternità in Italia 2021’ di Save the Children, che include come ogni anno, l’Indice delle Madri che identifica le Regioni che si impegnano, di più o di meno, a sostenere la maternità in Italia. Elaborato dall’ISTAT per Save the Children, l’Indice valuta, attraverso 11 indicatori, la condizione delle madri in tre diverse aree: quella della cura, del lavoro e dei servizi.Anche nell’area della cura i primi due posti sono occupati dalle Province Autonome di Bolzano e Trento (quarta nel 2020) mentre la terza posizione è della Lombardia (che perde una posizione rispetto all’anno scorso), seguita da Emilia-Romagna (al 3° posto nel 2020) e Piemonte (nella stessa posizione del 2020). Emblematico il caso della Valle d’Aosta che, pur guadagnando due posizioni rispetto all’anno scorso, risulta al 9° posto, ben lontano dal terzo dell’Indice generale. Le ultime posizioni nell’area Cura sono occupate da Basilicata (che perde due posti) e Sardegna (che conferma la 20ma posizione) precedute da Puglia, che perde il non gradito ultimo posto, e Abruzzo (che conferma il 18° posto).

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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