Otto milioni di studenti studiano on line

 Sono 8 milioni gli studenti italiani che da settimane studiano da casa grazie alle classi virtuali attivate dalle scuole e all’interazione su registri elettronici, chat e mail con i professori. Studenti.it ha chiesto a 3.000 studenti attraverso un’indagine sul sito come si studia in questi giorni: il 18% di scuola media e l’82% di scuola superiore di secondo grado. Di questi, il 24,3% sono maturandi. L’indagine testimonia che la situazione non e’ la stessa nei diversi gradi di istruzione superiore ne’ lo e’ in tutte le regioni d’ Italia. Tuttavia, da Nord a Sud, ci si attiva per trovare nuovi modi di condivisione. C’e’ voglia di fare, di stare insieme. Secondo i dati dell’indagine, la classe virtuale e’ decollata nel 48,5% delle scuole medie e nel 70,4% delle scuole superiori. Si tratta tuttavia di una media nazionale dietro la quale si nascondono valori diversi da regione a regione: la piu’ virtuosa e’ l’Emilia Romagna con una media dell’83,9% di classi virtuali attivate (70% alle medie e 84% alle superiori) seguita, a poca distanza, dall’83% delle Marche (45% alle medie e 82% alle scuole superiori), l’82% del Friuli Venezia Giulia (40% alle medie e 81,5% alle scuole superiori), l’81% dell’Umbria (71% medie, 75% scuole superiori) ed il 77,8% della Lombardia (55% medie e 85% superiori). In coda troviamo il 51% della Calabria (50% medie e 53% scuole superiori), il 50% della Campania (38% medie e 49% superiori), il 46,6% dell’Abruzzo (36% alle medie e 53,5% alle scuole superiori) e, ultimo, il 46% della Sardegna (13% scuole medie e 53,5% superiori). Chi non ha accesso alle lezioni online si organizza diversamente: il 20,5% (media nazionale) trova compiti e materiale didattico nel registro elettronico, mentre l’11,5% li riceve dai professori via chat o via mail. Il 41,5% degli intervistati da Studenti.it si dichiara pienamente soddisfatto di come la sua scuola sta gestendo l’emergenza e organizzando la didattica. Il 46,1% e’ mediamente soddisfatto e solo un 12,4% non e’ affatto contento. La maggiore preoccupazione dei ragazzi in questo momento e’ rappresentata dal rischio di rimanere indietro con il programma e di iniziare il prossimo anno con importanti lacune (30,5%). Il 28% dei rispondenti sono maturandi che temono di non arrivare preparati alla maturita’, mentre il 23,9% dei ragazzi teme di ritrovarsi con voti peggiori rispetto a qualche settimana fa, per la mancanza di supporti adeguati. Il 9,4% si dichiara preoccupato di non poter verificare il livello di apprendimento con compiti in classe e verifiche.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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