“Negli ultimi dieci anni a causa del blocco del turnover e dei tetti di spesa per il personale, il servizio sanitario nazionale ha perso oltre il 6% degli organici. Un’emorragia che continua ogni anno quando vanno in pensione, tra quota 100 e limiti di età, più di 20mila tra medici e infermieri a fronte di soli 14mila tra nuovi specializzandi e neolaureati in infermieristica. È chiaro che si è stratificato nel tempo un grosso divario tra assunzioni e cessazioni, che ha impoverito gli ospedali e le asl e a cui dobbiamo cercare di far fronte”. È quanto ha dichiarato Giovanni Migliore, presidente delle Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedalieri (Fiaso) intervenendo oggi nel corso del convegno ‘I valori del Servizio sanitario nazionale e le sfide della post pandemia. Dal PNRR al DM 71’, organizzato da Fiaso e Asl di Teramo. Nell’incontro, che si è svolto a Teramo e ha coinvolto istituzioni, direttori generali delle Asl della Regione Abruzzo, professionisti e attori della governance socio-sanitaria, è intervenuto il ministro della Salute Roberto Speranza.
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