Scuole di montagna aree interne, Radica (ALI Abruzzo): “Servono standard meno severi e sostegno al trasporto pubblico”

“Le notizie che giungono dai paesi della montagna e delle aree interne della provincia di Teramo purtroppo non sorprendono. Sindaci e abitanti sono di anno in anno sempre più angosciati dalla prospettiva di perdere classi e presidi scolastici a causa della mancanza di iscritti. Il calo della natalità si fa sentire maggiormente in quelle zone che fanno i conti con lo spopolamento. Serve un’azione urgente e organica sugli standard, serve sostenere i servizi, a cominciare dal trasporto pubblico”: lo dichiara Angelo Radica, presidente di ALI Abruzzo.

Radica prosegue: “In sempre più casi inseguire il raggiungimento degli standard minimi per la formazione delle classi è un’impresa impossibile. In prospettiva, se i requisiti rimangono immutati, le scuole sono destinate a chiudere. Chiudere una scuola di montagna e delle aree interne è più di una sconfitta, è una catastrofe. La comunità perde non solo un servizio, ma un presidio. La coesione si allenta e c’è una ragione in più per andarsene. Ecco perché la questione va affrontata alla radice. Ferme restando le politiche per sostenere e rilanciare la natalità, che per dispiegare effetti positivi non possono che avere necessità di anni, ed apprezzabili gli sforzi per incentivare il ripopolamento delle aree interne e di montagna, è sugli standard che bisogna agire, nel breve termine. Occorre stabilire aree e paesi dove la possibilità di tenere aperta una scuola o formare una classe richieda requisiti meno severi che altrove. Il trasporto pubblico va poi sostenuto e incentivato, vale sia per i mezzi che per l’utenza. Questo, per noi, è un necessario capitolo di una strategia unitaria di rilancio delle aree interne, che la Regione Abruzzo deve farsi carico di sostenere presso il governo nazionale”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Fisco, si parte con 138 tributi in scadenza

Ripartono i versamenti fiscali: il 20 agosto e’ in calendario la scadenza di ben 138 …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *