Studio Deloitte su nautica da diporto, contributo del settore al Pil è pari 2,9 per cento

Il settore della nautica italiana da diporto continua a crescere e raggiunge un valore complessivo della produzione di nuove imbarcazioni di 3,6 miliardi di euro nel 2021 con un incremento del 34 per cento rispetto all’anno precedente. Il contributo del settore al Pil nazionale e’ pari 2,9 per cento. La produzione della cantieristica italiana e’ stimata a circa 4,1 – 4,3 miliardi di euro nel 2022. E’ quanto emerge dal report di Deloitte per Confindustria Nautica “The state of the art of the global yachting market” presentato a Milano, alla presenza di alcuni dei principali operatori del settore e di primari esponenti del mondo finanziario. Nel complesso emerge un mercato mondiale” in espansione con un’industria nautica che si e’ lasciata pienamente alle spalle le difficolta’ degli anni precedenti.

La produzione dei cantieri italiani ha raggiunto nel 2021 il valore di 3,6 miliardi di euro, un aumento del 34 per cento rispetto al 2020, e ha visto un aumento delle esportazioni (+34,7 per cento). Rispetto al mercato globale, i cantieri italiani si concentrano principalmente sulla produzione e sulla vendita di imbarcazioni di grandi dimensioni. Inoltre, nel 2021 l’Italia e’ stata il secondo Paese al mondo per produzione, con una quota di mercato pari a circa il 12 per cento. L’Italia rappresenta il primo paese all’interno del portafoglio ordini globale di superyacht in termini di quota (circa 49 per cento) e di crescita storica. La nautica da diporto italiana “si distingue una volta di piu’ come uno dei settori trainanti del Made in Italy”, ha sottolineato Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica. Fra le economie del mare, “l’industria nautica e’ il comparto che nel 2021 e’ cresciuto piu’ di tutti gli altri, con il migliore incremento di fatturato di sempre (+31 per cento), registrando il record storico di export e un aumento del 10 per cento degli addetti diretti. Il vento in poppa e’ soffiato anche nel 2022 e continua tuttora, soprattutto grazie all’exploit delle esportazioni della produzione cantieristica e all’abilita’ dei nostri imprenditori, che hanno saputo navigare abilmente nei complessi scenari economico-politici di questi ultimi anni”.

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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