“Una norma che recepisce le modifiche legislative intervenute negli anni e rimette ordine nel sostegno alle attività dei consultori privati”. E’ il commento degli assessori alla Salute, Nicoletta Verì, e al Sociale, Roberto Santangelo, dopo l’approvazione – avvenuta ieri in Consiglio regionale della Regione Abruzzo – della norma che modifica la legge regionale 21 del 1978, che negli ultimi tempi aveva creato difficoltà nell’erogazione dei contributi alle strutture consultoriali gestite da privati. “Con questa legge – spiega la Verì – si definiscono, anche alla luce delle indicazioni dei tavoli ministeriali, quelle che sono le funzioni finanziabili con il fondo sanitario regionale che restano in capo ai consultori pubblici, perché attinenti soprattutto alla prevenzione. Le attività di sostegno e mediazione familiare, invece, vengono affidate alla competenza del Dipartimento Sociale, che le finanzierà con specifici fondi di propria competenza”. “Questo governo regionale – aggiunge Santangelo – sta restituendo un quadro normativo certo, a garanzia della preziosa attività che i consultori privati svolgono a favore delle famiglie abruzzesi. Un ruolo importante che va garantito e sostenuto: per questo andava aggiornata e precisata una norma ormai risalente a quasi 50 anni fa, che creava incertezze anche nella fase di rendicontazione delle attività degli stessi consultori”.
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