Sul progetto di autonomia differenziata proposto dalla Lega, il Partito Democratico parla di pericoli, per l’Abruzzo e il Mezzogiorno. Questa mattina a Pescara, gli esponenti del Pd, unitamente a hanno spiegato le motivazioni della loro contrarieta’. Queste le parole del segretario regionale Michele Fina del Pd: “A proposito di autonomia differenziata ieri il ministro Salvini, nell’avvio della crisi di Governo ci e’ venuto a dire che e’ ora di dire basta ai no per la ricerca del petrolio, ed e’ venuto a dirlo nella Regione di Ombrina Mare e con questo ha voluto dire che c’e’ bisogna di tornare indietro invece che andare avanti. Con l’autonomia differenziata l’Abruzzo subirebbe un taglio di milioni e milioni di euro. Salvini ha iniziato questo tour per spiegare al sud come suicidarsi. Come fare in modo che, dopo il referendum di Veneto e Lombardia, miliardi e miliardi di entrate fiscali rimangano al nord, e finiscano unita’ e solidarieta’ nazionale e le nostre scuole, la nostra sanita’ e le nostre infrastrutture non siano piu’ finanziate per permetterci di unire il Paese. Questo e’ un messaggio sadico, e se ci sara’ una campagna elettorale noi risponderemo al fianco dell’Abruzzo, al fianco del nostro simbolo che vuole essere il Guerriero di Capestrano tricolore. Voglio spiegare – ha detto ancora Fina – che la sinistra in Italia, dalla Costituente in poi e’ il partito delle autonomie e del rispetto dei territori, ma la parola autonomia e’ il contrario della parola secessione perche’ prevede una unita’ nella quale ogni parte svolge una sua funzione. E quindi che si debba riordinare lo stato e rivedere alcune competenze e riportarle al centro va benissimo, ma ora invece stiamo parlando di una aggressione che il presidente di Veneto e Lombardia hanno fatto al Governo perche’ vogliono sia rispettato quello che loro hanno approvato nel loro referendum e in pratica una sola cosa: mantenere il 90% delle risorse fiscali al nord, il che significa dati Svimez di qualche giorno fa, un aumento dell’emigrazione da parte del sud, e un impoverimento del meridione e quindi la secessione nei fatti. Hanno cambiato nome, ma l’autonomia differenziata e’ la secessione”.
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