Cgil Abruzzo e Molise sollecita iniziative per disabilità

Una legge regionale a tutela dei cittadini disabili dell’Abruzzo; fondi specifici per aumentare gli importi ed accorciare i tempi dei rimborsi per chi abbatte le barriere architettoniche, sulla scorta di quanto gia’ fatto da molte altre Regioni; approvazione del Peba (Piano di eliminazione delle barriere architettoniche), che deve essere subito esecutivo; istituzione di un registro regionale dei Peba per monitorare e promuoverne l’adozione da parte dei Comuni. Sono alcune delle richieste che la Cgil Abruzzo e Molise avanza alla regione Abruzzo, “inadempiente da 36 anni”, auspicando una “risposta concreta ed immediata”, perche’ “non e’ piu’ accettabile che le istituzioni inadempienti violino costantemente i diritti umani alle persone con disabilita’”. “Di recente – affermano il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e il responsabile regionale Cgil Ufficio politiche per la disabilita’, Claudio Ferrante – il consigliere regionale Francesco Taglieri ha posto un problema importante e serio come quello dell’accessibilita’ per una piena inclusione delle persone con disabilita’. Infatti, la disabilita’ e’ una condizione di salute in un ambiente sfavorevole; e sono proprio le barriere a limitare l’attivita’ dell’individuo. “Il 5 aprile scorso, all’incontro degli Stati Generali delle Politiche per la Disabilita’ e per il Sociale davanti all’assessore Pietro Quaresimale e alla ministra per la Disabilita’, Alessandra Locatelli – aggiungono – abbiamo spiegato e denunciato la gravissima situazione che le persone con disabilita’ vivono in Abruzzo, specificando come proprio la Regione sia completamente fuori legge da 36 anni per non aver approvato il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche previsto dalla Legge 41 del 1986”.

“Basti pensare che l’avvocato Antonella Bosco, ex consigliere regionale, a marzo scorso ha dovuto diffidare l’ente regionale a causa delle barriere architettoniche esistenti all’ingresso del luogo istituzionale simbolicamente piu’ importante, cioe’ la sede del Consiglio. E’ stato infatti creato uno scivolo con una pendenza del 300 per cento rispetto ai limiti massimi fissati dalla legge. Inoltre, sempre nelle immediate vicinanze dell’Emiciclo sono stati creati ben quattro servizi igienici, tutti non accessibili”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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