Il governatore abruzzese, Luciano D’Alfonso, intervenendo nel corso della seduta odierna del consiglio regionale, ha annunciato di aver ricevuto l’ok a stanziamenti integrativi per complessivi 210 milioni di euro per le ferrovie destinati a interventi di manutenzione e soprattutto a nuovi investimenti: l’ingente somma rientra nei fondi Fsc (Sviluppo e coesione). Lo stanziamento prevede 111 milioni di euro per il raddoppio della tratta che va da Pescara a Chieti-Manoppello, come primo stralcio funzionale del programma di velocizzazione della Roma-Pescara; 75 per la velocizzazione e la elettrificazione della linea Terni-Rieti-L’Aquila-Sulmona, infine 24 alla manutenzione straordinaria. D’Alfonso ha rivendicato in aula il risultato ottenuto: “Quando vado a Roma cerco di farmi carico degli obiettivi di questa regione. A seguito della ‘semina’ che abbiamo fatto si e’ definito con un ok lo stanziamento. Il tracciato dell’area adriatica e’ gia’ oggetto di un contratto di 350 milioni di euro da Bologna a Bari. Ora c’e’ un fatto nuovo: sono andato 119 volte in 40 mesi tra palazzo Chigi e Mit. Abbiamo fatto il pieno per la statizzazione delle strade provinciali, 550 chilometri. Nella partita ferroviaria hanno avuto un ruolo Maurizio Gentile (Rfi), Barbara Morgante (Ferrovie), Orazio Iacono (nuovo Ad dopo la Morgante), i sindacati, alcuni parlamentari. Sono molto soddisfatto: nel ‘900 questi risultati ci avrebbero fatto rieleggere quattro volte, ora dobbiamo fare i conti con il popolo di Barabba, ma lo faremo”. Il governatore terra’ domani, a Pescara una conferenza stampa. In una nota sui lavori del consiglio regionale, i due consiglieri di Forza Italia Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo hanno sottolineato che “il presidente D’Alfonso si e’ presentato in aula solo per annunciare eventuali e probabili fondi FSC per il raddoppio della rete ferroviaria in alcuni aree come L’Aquila, Manoppello, Chieti e Pescara. Fondi ancora inesistenti. Siamo ancora di fronte ai soliti spot utili solo per tenere buoni i consiglieri ribelli, cercare di mantenere il numero legale e nascondere l’inefficienza di questo Governo regionale di centrosinistra”. “La verita’ e’ ben diversa. Dopo quattro anni – concludono nella nota Febbo e Sospiri – gli abruzzesi hanno piena consapevolezza delle tante frottole raccontate”.
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