“Non mi incontrerò con Conte, credo che facciamo giri diversi però sono contento che venga ad appoggiare un bravo candidato. Il mio appello è agli elettori di centro destra: ragionate come cittadini liberi, che valutano il curriculum vitae della persona che hanno davanti. Oggi le sfide dell’Abruzzo sono molteplici”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Chieti nell’ambito di un evento a sostegno del candidato presidente della Regione, Luciano D’Amico. “In Abruzzo funziona il candidato, questa è l’unica cosa che conta perché sennò continuiamo a parlare di cose che non contano niente e gli abruzzesi devono andare a curarsi fuori dall’Abruzzo. L’unica cosa che conta per me, come in Calabria dove sosteniamo Occhiuto, è la qualità del candidato – ha evidenziato Calenda – la prima è la questione della sanità, noi siamo un popolo molto anziano, molto longevo, viviamo tanto ma abbiamo il più alto numero di malattie croniche. Se quando ti rompi il femore devi intervenire nel giro di 48 ore, e intervieni nel giro di 48 giorni, vuol dire che il resto non serve a niente perché se chiedi a una persona di pagarsi un intervento così, tu lo stai rendendo povero e infatti 4 milioni di italiani non si curano più. La seconda cosa sono le infrastrutture: se noi vogliamo rilanciare il settore automotive, e qui abbiamo di tornare alla produzione che faceva quando c’era Marchionne, hai bisogno delle infrastrutture, del costo dell’energia, che Terna faccia la distribuzione elettrica, hai bisogno di far accadere le cose”.
“Io spero che tutti votino come cittadini liberi guardando la qualità dei candidati che si confrontano. Sennò in questo Paese facciamo sempre una questione ideologica di questioni che sono molto pratiche”, ha aggiunto, Carlo Calenda. “Noi non appoggeremmo un candidato del campo largo se non pensassimo che D’Amico, che è un indipendente, civico, è una persona veramente di primissimo ordine, sia culturalmente sia come rettore dell’università di Teramo sia come gestore della società dei trasporti che ha risanato: io penso che questo vale sennò la politica non ha più senso, è solamente un voto di appartenenza” ha detto ancora Calenda. “Andate a votare, e lo dico agli elettori del centrodestra. Io sono un moderato, non appoggerei una persona di estrema sinistra e non appoggerei una persona che non fosse di qualità, ma votatelo perché l’Abruzzo ne ha bisogno”, ha concluso Calenda.