Sul progetto di Rfi per il raddoppio della linea ferroviaria Roma-Pescara, il Comune di Manoppello presenterà ricorso al Tar del Lazio contro il giudizio positivo di compatibilità ambientale espresso dalla direzione generale valutazioni ambientali del Ministero dell’Ambiente, con decisione, pubblicata lo scorso 5 aprile, riguardante i lotti 1 e 2, nella tratta Interporto d’Abruzzo-Manoppello e Manoppello-Scafa. Lo annuncia in una nota lo stesso Comune.
La giunta comunale guidata da Giorgio De Luca ha conferito mandato all’avvocato pescarese Vincenzo Di Baldassare che sta preparando due diversi ricorsi (uno per ciascun lotto) sulla base di alcuni punti salienti indicati in delibera, che, secondo il Comune, rendono illegittima la decisione della Direzione Via.
Nel ricorso, verranno motivate una serie di criticità, a partire dal fatto che il progetto di raddoppio ferroviario è un’opera che nasce incompiuta poiché non ci sono i fondi per completare l’intera tratta. Ma, cosa più dirimente, evidenzia il Comune, non esistono prove sugli effetti ambientali benefici in termini di spostamento di traffico passeggeri, da gomma a ferrovia. L’Amministrazione chiederà, inoltre, al Tar del Lazio di valutare il progetto di fattibilità dei lotti 1 e 2 tenendo conto di una serie di profili di criticità.