“Pescara è stata l’unica città italiana invitata al Forum mondiale sulla blue economy, la cooperazione marittima internazionale e lo sviluppo economico di qualità che si è svolto a Fuzhou, in Cina. E io ho partecipato con grande entusiasmo, raccogliendo l’invito nato nell’ambito del ‘Patto di amicizia e collaborazione’ che la nostra città ha sottoscritto a settembre con la Municipalità di Fuzhou, capitale della provincia del Fujian e realtà territoriale di 8,5 milioni di abitanti”. Lo ha detto il sindaco di Pescara, Carlo Masci, al Forum mondiale della blue economy, dove la città adriatica è stata l’unica ad essere stata invitata in Italia. “Di questo invito sono orgoglioso, perché credo che Pescara debba avere l’ambizione di guardare sempre più in alto, già nell’ottica di città guida del Medio Adriatico e punto di riferimento di un’area socio-economica di oltre 500mila abitanti, evitando di farsi coinvolgere in sterili polemiche sulla ‘Nuova Pescara’”.
Alla conferenza mondiale sull’economia marittima la città di Pescara è stata collocata in prima fila, tra ministri, ambasciatori e consoli di 56 Paesi provenienti da ogni parte della Terra, presidenti e ceo di società pubbliche e private di rilevanza mondiale – ha continuato il primo cittadino – Ed è stato un onore essere presentato alla platea, dal palco della Conferenza, come uno degli ospiti d’onore. La nostra città ha avuto un riconoscimento pubblico in una dimensione che mai avrebbe potuto immaginare qualche anno fa (è passata molta acqua sotto i nostri ponti, ricordo a me stesso, da quando la nostra città veniva confusa con Pesaro). La conferenza mi ha dato l’opportunità di conoscere dalla viva voce di coloro che stanno guidando le strategie energetiche del mondo qual è l’orizzonte che abbiamo davanti. Le parole più pronunciate da tutti, dai ministri cinesi, a quelli di Vanuatu , delle Maldive, delle Kiribati, dai rappresentanti arabi, del Laos, di tanti altri Paesi, sono state “sostenibilità e cooperazione”, le stesse che Pescara ha sposato l’anno scorso accogliendo il G7 ministeriale. In questo percorso la Cina sta tracciando la rotta con l’energia generata dal sole e dal vento, con i motori elettrici, con produzioni su larghissima scala, diventando punto di riferimento di un’area geografica che comprende quattro miliardi di persone. Anche noi europei dobbiamo puntare sempre più sul cambiamento, che non deve essere solo materiale, ma soprattutto culturale superando la logica dell’orticello personale da curare sopra ogni altra cosa. Accompagnato dal Console generale italiano, Valerio De Parolis, in rappresentanza del nostro Governo, qui in Cina abbiamo gettato un seme che, nel medio/lungo periodo, ci permetterà di raccogliere i frutti di questo viaggio, offerto dalla città di Fuzhou”
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