Prestazioni aggiuntive nei fine settimana e “open day” dedicati per ridurre i tempi di attesa. Sono le principali novità annunciate a Pescara dall’assessore regionale alla Salute Nicoletta Verì, insieme al responsabile unico per l’assistenza sanitaria (Ruas) Marco Scorrano, al direttore del Dipartimento Sanità Camillo Odio e ai direttori generali delle Asl abruzzesi. Le misure, operative dal 25 ottobre, rientrano in un piano regionale di contrasto alle liste d’attesa avviato nel 2019 e potenziato negli ultimi mesi in linea con la normativa nazionale.
Secondo i dati del Ruas, tra gennaio e settembre 2025 in Abruzzo sono state richieste ed erogate 1.226.000 prestazioni sanitarie, a fronte di una popolazione di circa 1,27 milioni di abitanti. È stato garantito nei tempi il 91,4% delle prestazioni urgenti (classe U), il 78,5% di quelle brevi (B), il 78,2% delle differite (D) e l’89,9% delle programmate (P), con un miglioramento significativo rispetto al primo trimestre dell’anno.
La Regione ha inoltre evidenziato due fattori che incidono sulla gestione delle liste: il 57% dei rifiuti di prenotazione, dovuti in gran parte a sedi non gradite o a motivi personali, e il 15% di “drop out”, cioè pazienti che non si presentano agli appuntamenti senza disdire. Le prestazioni erogate oltre i tempi previsti rappresentano il 6% del totale.
Tra le ulteriori azioni in corso figurano il Cup unico regionale, l’attuazione dei Cup di secondo livello per le prestazioni successive al primo accesso, l’estensione dei Pdta anche ai privati accreditati e il rafforzamento dei sistemi di richiamo degli utenti per ridurre le mancate presentazioni.