Da “stabilimento funzionale di Chieti” a presidio ospedaliero sede di Pronto Soccorso: è il primo importante passo che cambia il profilo dell’ospedale “Bernabeo” di Ortona, che guadagna anche 6 posti letto, tra ordinari e day hospital, secondo quanto previsto nei documenti di programmazione, e dove ieri è andata in visita l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, presenti anche il Direttore generale della Asl Mauro Palmieri e il sindaco Angelo Di Nardo.
Tra le novità inserite dallo stesso Direttore generale c’è la Riabilitazione cardio-polmonare, voluta per dare continuità al percorso cuore e chiudere il cerchio assistenziale dopo un intervento. “Abbiamo una Cardiochirurgia con un’intensa e qualificata attività – ha sottolineato Palmieri – e non è pensabile demandare ad altre strutture la riabilitazione. Ortona è il luogo giusto per accogliere questo nuovo servizio, sul quale l’Azienda intende investire”. Altra idea della Direzione strategica è spingere sull’attività chirurgica, per eseguire a Ortona interventi a bassa complessità e così nel nuovo assetto entra anche il Centro regionale sangue, per il quale è attesa l’assegnazione del finanziamento regionale. Gli investimenti in tecnologie, riguardano la nuova Tac collaudata e già in funzione, il Polifunzionale radiologico e l’Ortopantomografo che saranno installati entro novembre, e quelli sul territorio, con la Casa di comunità: il primo lotto sarà completato a settembre, mentre il completamento è previsto per marzo 2026.
“Le scelte regionali, contenute nei documenti di programmazione e tradotte in atti concreti dalle Asl, sono fortemente orientate a un’organizzazione a rete degli ospedali, per i quali è necessario individuare una vocazione. L’assistenza di qualità passa per le specializzazioni, e a queste dobbiamo puntare più che su presidi fotocopia dove si fa un po’ di tutto – ha detto Verì – E sappiamo come per problemi importanti venga poi ricercata altrove l’alta specialità. Possiamo farlo, dobbiamo farlo, cogliendo anche l’opportunità delle maggiori assegnazioni del Fondo sanitario, il cui criterio di ripartizione dovrà tener conto anche della densità demografica e della conformazione dei territori”. “Tra le visite istituzionali compiute dopo il mio insediamento, quella all’ospedale arriva quasi per ultima, ma proprio a questa volevo dedicare più tempo e attenzione, perché sono consapevole di quanto sia importante per la nostra comunità – ha sottolineato Di Nardo – Ringrazio il personale per il prezioso lavoro che svolge ogni giorno, che, sono certo, saprà ben interpretare anche le nuove indicazioni che arriveranno dalla Direzione”.