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“Ricordiamo le 309 persone che persero la vita e i loro cari, a cui va ancora oggi il mio piu’ sentito cordoglio”. Con queste parole sentite il presidente del consiglio, Mario Draghi, ha voluto iniziare il proprio discorso in occasione dell’inaugurazione, questa mattina, del Parco della memoria all’Aquila. Un luogo pubblico, destinato anche ai giovani, che vuole ricordare le vittime del sisma che nel 2009 devasto’ il capoluogo abruzzese. Ad accompagnare il presidente del consiglio questa mattina c’erano anche il ministro per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna, ed il capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio. Ad accogliere le autorita’ e’ stato il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi che per l’occasione, e con le lacrime agli occhi e la voce rotta dall’emozione a prima voluto leggere una lettera di nonna Renza Bucci, volto simbolo dell’Aquila e sopravvissuta al sisma. “Da questo luogo cosi’ evocativo – ha poi scandito il sindaco – lanciamo un patto per la rinascita duratura e sostenibile delle aree interne per garantire un futuro di prosperita’ per i nostri figli. Siamo un modello di rifermento, una fabbrica idee con nuove possibilita’ di crescita”. Sentito anche il ricordo portato da Massimo Cinque, uno dei familiari delle vittime, che ha parlato di una giornata dolorosa ma importante”. “Dobbiamo mettere da parte le polemiche perche’ oggi e’ una giornata di ricordo”, ha poi sottolineato lo stesso in merito alle recenti polemiche di questi giorni che hanno visto spaccarsi su varie posizioni i comitati dei familiari delle vittime, alcuni presenti oggi altri assenti per non partecipare a quella che hanno definito “una passerella politica”.
“Un terremoto – come e’ accaduto per tutti gli altri che hanno colpito il nostro Paese – e’ una ferita profonda inferta a una comunita’” ha poi aggiunto il presidente Draghi lanciando un monito: “Noi non possiamo dimenticare. Noi non dobbiamo dimenticare”. Altra priorita’ indicata dal presidente, e’ quella di accelerare sulla ricostruzione: “Dobbiamo farlo per aiutare la ripresa economica di queste zone. Il terremoto del 2009 ha causato una perdita stimata in oltre 200 milioni di euro all’anno. L’11 per cento circa del valore aggiunto complessivo dell’area, a cui si sono aggiunti i danni della pandemia. Il tessuto sociale e produttivo dell’Abruzzo e’ rimasto vivo nonostante le tragedie e le difficolta’. Dobbiamo continuare a sostenerlo”. Il governo – ha sottolineato il premier – ha deciso di destinare “un’apposita linea di investimento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ai territori del Centro Italia colpiti dai terremoti del 2009, 2016 e 2017”. Questo pacchetto, ha chiarito, “ha un valore di 1,78 miliardi di euro e finanzia la ricostruzione sicura e sostenibile, il recupero ambientale, e iniziative a sostegno di cittadini e imprese. In settimana diamo il via a questo programma, con l’approvazione del provvedimento che ripartisce le risorse tra le finalita’ di investimento”, ha poi annunciato.
