
“Il quartiere sta tornando indietro di decenni – continua Pettinari – Le occupazioni abusive sono aumentate, ci sono famiglie che detengono il mercato illecito di sostanze stupefacenti e possiedono armi. Alcune zone, come per esempio il parco pubblico, nelle ore serali sono di fatto interdette alla cittadinanza. Far crescere i giovani in ambienti come questo è ingiusto. Anche gli ultimi terribili e raccapriccianti avvenimenti si traducono in un mancato rispetto dei più deboli e della vita stessa. Qui ci sono baby gang che si alimentano della paura dei cittadini e poi si riversano in altre zone della città procurando disagi e atti di microcriminalità di cui sentiamo fin troppo spesso parlare.
“Da tempo chiediamo interventi per risolvere il problema alla radice. Si deve attivare un posto fisso di polizia attivo 24 ore al giorno nei luoghi più sensibili, al fine di scoraggiare azioni criminali e, contestualmente, eseguire un censimento a tappeto in tutto il territorio per capire chi ha i requisiti e le carte in regola per soggiornare nelle case di proprietà pubblica. Regione e Comune devono applicare pedissequamente la legge 96/96 di Regione Abruzzo e procedere allo sfratto immediato di chi utilizza le case e i locali affini per delinquere e assegnarle immediatamente a persone oneste che stanno marcendo nelle graduatorie in attesa di un alloggio. L’applicazione della legge e la buona volontà politica, ma non solo quando c’è il clamore di atti terrificanti, potrebbero dare finalmente ai residenti di Fontanelle un luogo migliore in cui vivere e crescere i propri figli” conclude.