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Prosegue il percorso di ricostruzione nei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009. Il Cipess ha approvato un nuovo pacchetto di risorse pari a 13,7 milioni di euro destinato agli edifici pubblici dell’Aquila e dei comuni del cratere e fuori cratere, su proposta della Struttura di Missione Sisma 2009 d’intesa con gli Uffici speciali per la ricostruzione. I fondi rientrano nel Programma pluriennale degli interventi e nel quarto Piano annuale del settore dedicato agli immobili pubblici.
Le risorse, pari complessivamente a 13.718.434,06 euro, riguardano nove interventi che interessano sedi istituzionali, edifici strategici e strutture di valore storico e sociale. Tra questi figurano il completamento del recupero dell’ex monastero di Santa Caterina, la riqualificazione dell’ex scuola dell’infanzia Tommaso Campanella e la centrale di sollevamento delle acque di Pile a L’Aquila. Per la provincia di Pescara è previsto l’adeguamento sismico del Municipio di Loreto Aprutino. I fondi sono ripartiti in 6,9 milioni per l’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila e 6,8 milioni per l’Ufficio dedicato ai comuni del cratere e fuori cratere.
Il coordinatore della Struttura di Missione, Mario Fiorentino, ha sottolineato che il nuovo Piano annuale consente di proseguire nel recupero di sedi istituzionali ed edifici storici, restituendo spazi di socialità e cultura ai territori colpiti. Il percorso di rinascita, ha ricordato, prosegue grazie alla collaborazione con Governo, Regione e amministrazioni locali.
Nel dettaglio, gli interventi riguardano: l’ex scuola elementare di Civitaretenga a Navelli (850mila euro), il Municipio di Loreto Aprutino (4,7 milioni), la struttura polivalente comunale di Villa Celiera (610mila euro), la sede degli Alpini di Collebrincioni all’Aquila (720mila euro), l’ex monastero di Santa Caterina (1,5 milioni), i muri di contenimento di Palazzo Galli a Fontecchio (270mila euro), i resti monumentali della Rocca di Rovere a Rocca di Mezzo (368.243 euro), l’ex scuola dell’infanzia Tommaso Campanella (2 milioni) e la centrale di sollevamento di Pile (2,7 milioni).
