Sanità, all’Aquila sit-in del centrosinistra

Un sit-in pubblico davanti all’ospedale San Salvatore organizzato per accendere i riflettori sulle criticità del sistema sanitario regionale e, in particolare quelle della provincia dell’Aquila. Un’iniziativa a cura della coalizione di centrosinistra in Consiglio regionale Patto per l’Abruzzo, insieme alle forze di opposizione del Comune dell’Aquila. Al centro della protesta, le criticità della sanità pubblica regionale e la gestione della Asl 1 L’Aquila-Avezzano-Sulmona.

“La giunta regionale di centrodestra – hanno lamentato gli organizzatori – ha prodotto un debito monstre che vogliono far pagare ai cittadini con l’aumento delle tasse mentre i servizi sanitari peggiorano: liste d’attesa infinite, prestazioni tagliate e personale precario messo alla porta”. “La ripartizione del fondo sanitario è profondamente iniqua – hanno aggiunto – con L’Aquila che riceve solo 43 milioni di euro, contro gli 86 di Teramo, gli 83 di Pescara e i 63 di Chieti, nonostante un territorio vasto e con oltre 70 punti di erogazione sanitaria”.

Preoccupato anche il leader di Patto per l’Abruzzo, Luciano D’Amico. “Serve una revisione della rete ospedaliera e una rivoluzione nella medicina del territorio. Le case della salute annunciate non ci sono, e se mai dovessero esserci sarà difficile garantire servizi adeguati. Quanto alla prevenzione, il ministero ci assegna un punteggio di 49 su 100 nei livelli essenziali di assistenza: un dato che che prefigura costi esplosivi e un peggioramento della salute pubblica”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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