Sanità, Pettinari (M5S) interroga la giunta regionale sulle criticità del Pronto soccorso di Pescara

Un focus sul Pronto Soccorso di Pescara è stato presentato dal Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari che ha analizzato numeri, carteggi e metodologie. L’analisi porterà a un’interrogazione rivolta al Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e all’Assessore Nicoletta Verì.

“E’ venuto fuori che la sanità regionale gestita dal centrodestra è, di fatto, un copione della precedente gestita dal centrosinistra a guida PD” afferma Domenico Pettinari “Si confermano quindi due facce della stessa medaglia. Basta entrare negli ospedali ed accorgersi che dal 2014 al 2019 e dal 2019 ad oggi vi è stata una spaventosa continuità nella gestione”.

“Credo che sia arrivato il momento di fare chiarezza sull’annosa questione del Pronto Soccorso di Pescara. Lo stato in cui versa il nostro punto di emergenza urgenza è sotto gli occhi di tutti: pazienti nei corridoi in barella, poco personale, struttura e strumentazioni non adeguate a gestire l’enorme mole di pazienti. I macro fattori per giudicare l’efficienza del Pronto Soccorso sono essenzialmente tre e possiamo definirli in fattori di entrata, interni e fattori di uscita. In entrata, ovvero quanti pazienti arrivano al Pronto Soccorso, è un fattore che dipende dall’insorgenza di nuovi bisogni assistenziali, o non soddisfatti in ambiti appropriati di presa in carico del territorio: distretti sanitari, ambulatori, guardie mediche. Ma anche il rallentamento di diagnosi e controlli dovuti alle liste d’attesa lunghissime. Tutti elementi che abbassano la qualità della salute dei cittadini, che poi si rivolgono a Pronto Soccorso, perché non hanno valide alternative sul territorio. Sono stati fatti tentativi per cercare di organizzare meglio il lavoro, ma comunque con pochi risultati. L’O.B.I., l’Unità Operativa Semplice di Osservazione Breve Intensità, per esempio, dovrebbe consentire di svolgere correttamente una efficiente funzione di filtro con l’obiettivo di ridurre i ricoveri inappropriati e aumentare la sicurezza nelle dimissioni dal Pronto Soccorso. Sia chiaro che le criticità del Pronto Soccorso del nosocomio pescarese non sono da imputare al Pronto Soccorso stesso, ma a tutto il processo assistenziale che vede coinvolti la medicina territoriale, i medici di medicina generale e l’ospedale tutto. Il Pronto Soccorso di Pescara registra numeri record di circa 80mila accessi ogni anno, oltre ad essere un punto di riferimento per i cittadini di molti comuni abruzzesi e non solo quelli della provincia. Infatti arrivano al Santo Spirito i feriti di un’ampia porzione di territorio regionale, pensiamo agli incidenti stradali, agli infortuni sul lavoro e altro. I medici per far fronte a un carico di lavoro così importante sono 23, ma ne servirebbero almeno altri 6, mentre gli infermieri sono 70 e gli O.S.S. sono circa 40. Una carenza cronica e ormai non più gestibile. Purtroppo dopo quattro anni di governo regionale Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia hanno ampiamente dimostrato di non sapere risanare la sanità, come del resto prima di loro il governo di centrosinistra a guida PD. E sia chiaro che le giustificazioni relative alla pandemia non reggono più. Il contenuto di questa analisi che ho effettuato è stato inserito in un’interpellanza che mi auguro sia discussa il prima possibile. Mi aspetto risposte chiare, e come me se le aspettano i cittadini abruzzesi costretti a fare i conti ogni giorno con un sistema sanitario pubblico mal gestito e inefficiente” conclude.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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