Tocco (Federalberghi): danno gravissimo per il settore congressi

“Sconcerto e pieno disappunto su quanto si apprende dall’ ultimo DPCM. Il settore congressuale e convegnistico subira’ un danno gravissimo ed affondera’ ancora di piu’. Il turismo, settore dichiarato a parole strategico, nei fatti e’ sacrificabile. Il decreto all’ art 1 comma 5 recita ” sono sospese tutte le attivita’ convegnistiche e congressuali, ad eccezione di quelle che si svolgeranno con modalita’ a distanza”. Cosi’ Adriano Tocco, vice presidente provinciale per Pescara di Federalberghi e Presidente commissione turismo del Comune di Montesilvano. “In questo periodo dell’ anno – spiega Tocco – i convegni ed i congressi delle varie tipologie (aziendali, sindacali, federazioni, politici, medici, associazioni, religiosi) rappresentano per la maggior parte degli hotel l’unica attivita’ che permette di tenere almeno alcune strutture aperte, garantendo posti di lavoro. Dopo l’emanazione di tale decreto e’ inevitabile la chiusura, per non aggravare il quadro economico aziendale, gia’ fortemente compromesso dal lockdown di primavera”. “Nel DPCM – aggiunge Donato Fioriti, presidente ass. consumatori “Contribuenti Abruzzo”- non appare equilibrato il concetto secondo il quale le sale bingo e da gioco possono restare aperte, mentre congressi sindacali, associativi, religiosi, oppure convegni culturali e sociali, magari corsi di formazione professionale etc.,non si possono realizzare”.

“Leggi e norme – riprende Tocco – vanno rispettate e la salute pubblica e’ e rimane al primo posto. Tra l’altro la categoria degli albergatori ha sempre rispettato alla lettera tutti i protocolli di sicurezza anticovid. Pero’, leggendo tra i vari articoli, non si comprende la differenza di trattamento rispetto ad altre categorie che vengono giustamente normate in quanto a distanziamento e protocolli , mentre il settore dei congressi e convegni viene sacrificato tranquillamente”. “Grandi Eventi e fiere nazionali e internazionali sono possibili – conclude Tocco – mentre sono vietate totalmente quelle piccole attivita’ di convegni o congressi che sono linfa vitale per la sopravvivenza degli hotel, specialmente in questo periodo. La conseguenza negativa e’ duplice: da una parte una miriade di cancellazioni di impegni e convegni, gia’ da tempo confermati, e dall’altra l’impossibilita’ totale di programmazione per una futura stagione congressuale”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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