Addio a Franco Marini

E’ morto Franco Marini, già segretario generale della CISL, presidente del Senato, ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, segretario del Partito Popolare Italiano e parlamentare europeo. Eletto senatore alle elezioni politiche del 2006, fu scelto come candidato alla presidenza del Senato, sfidante dell’altro candidato espresso dalla Casa delle Liberta’, il senatore a vita Giulio Andreotti. Il 29 aprile 2006, con 165 voti, Marini divenne presidente del Senato della Repubblica Italiana, e Nel suo discorso di insediamento Franco Marini volle richiamare i suoi colleghi all’unita’ dichiarando: “saro’ il presidente di tutti voi con grande attenzione e rispetto per le prerogative della maggioranza e per quelle dell’opposizione come deve essere in una vera democrazia bipolare, che io credo di aver modestamente contribuito, anche con il mio apporto, a realizzare nel nostro Paese.” Il 21 febbraio del 2007, dopo le dimissioni del governo guidato da Romano Prodi, era stato indicato come possibile nuovo Presidente del Consiglio di un eventuale governo tecnico. Tuttavia, pochi giorni dopo il governo Prodi si ripresento’ alle camere incassando nuovamente la fiducia. Il 30 gennaio 2008 dopo la caduta del governo Prodi, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli conferi’ un mandato esplorativo per formare un governo, Marini accetto’ ma dopo quattro giorni rimise l’incarico nelle mani del Capo dello Stato.

Nato a San Pio delle Camere in provincia de L’Aquila il 9 aprile 1933 Franco Marini era laureato in giurisprudenza e, prima dell’esperienza politica, ha avuto una lungo impegno nella Cisl di cui è stato segretario generale dal 1985 al 1991. Da sempre impegnato nell’Azione Cattolica e nelle Acli è stato segretario organizzativo del partito della Margherita. Iscritto alla Democrazia Cristiana dalla metà degli anni ’50, ha militato nella “Sinistra Sociale”, la corrente storica della DC che ha avuto tra i suoi leader Giovanni Gronchi, Giulio Pastore e Carlo Donat Cattin.

I messaggi di cordoglio

L’Abruzzo perde una delle sue figure piu’ autorevoli e rispettate. A nome mio e della Giunta regionale esprimo il cordoglio per la scomparsa di Franco Marini, politico e sindacalista che ha svolto la sua attivita’ raggiungendo i massimi livelli istituzionali prestando sempre particolare attenzione alla sua terra d’origine”. Lo dichiara il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

“Franco Marini e’ stato un riferimento centrale per la vita politica e sindacale della nostra provincia, della regione, dell’Italia intera. Con tenacia, caparbieta’ e uno sconfinato senso delle istituzioni e’ riuscito a ricoprire ruoli di assoluto rilievo nel panorama nazionale: segretario generale della Cisl, presidente del Senato, ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, segretario del Partito Popolare Italiano e parlamentare europeo, fino ad aver sfiorato l’elezione al Quirinale che avrebbe reso giustizia alla sua intera esperienza politica, sindacale, sociale, culturale. Marini rappresentera’ sempre un modello di integrita’, liberta’, attaccamento ai valori democratici piu’ profondi. La sua battaglia per l’equita’ sociale, durata una vita intera, dovra’ essere monito per tutte le classi dirigenti. Il legame con la sua terra e le sue origini ci restituiscono il senso di una abruzzesita’ vera e profonda, quasi iconografica: uno stimolo per tutti a tenere sempre in estrema considerazione la tutela della nostra regione”. Lo dichiara l’assessore alle Aree interne della Regione Abruzzo, Guido Liris.

“Marini non eguagliò Remo Gaspari sul piano realizzativo, ma consegnò porzioni rilevanti di protagonismo istituzionale a tanti giovani amministratori di allora” così il senatore del Pd Luciano D’Alfonso ricorda Franco Marini, ex presidente del senato stroncato oggi dal coronavirus, politico e sindacalista abruzzese – Franco Marini non è stato mai nasconditore delle sue relazioni importantissime, intervenute anche per la sua vita precedente di segretario generale. Mi ricordo la piena disponibilità del suo ufficio politico nazionale a favore di tutte le nostre istanze. Franco Marini aveva grandissimo rispetto per il dettato costituzionale riguardante la funzione nazionale dei partiti politici, con il suo viaggio verso le terre della pace eterna ci ricorda che la decisione pubblica ha bisogno di patrimonio riflessivo, di attrezzatura esperienziale, di bagagli conoscitivi per coltivare la congiunzione tra la parte e l’intero, tra ciò che appare oggi e ciò che serve domani. Franco grazie per come hai accompagnato l’Abruzzo e coniugato al singolare i poteri dell’Italia e le ambizioni dei territori abruzzesi. Stringo la mano ai tuoi famigliari e ai tuoi numerosissimi amici, presenti ovunque il cattolicesimo democratico abbia generato attività”.

“Franco Marini ci ha lasciato. Con la sua scomparsa perdiamo un punto di riferimento nel periodo piu’ difficile per i cattolici democratici in politica”. Lo dichiara Camillo D’Alessandro, deputato di Italia Viva. “E’ stato un uomo di battaglia, di saggezza, di equilibrio per il mondo della politica e del lavoro. Ha formato e avviato alla politica e al sindacato tanti giovani ora diventati classe dirigente”, conclude il parlamentare abruzzese

“Ci ha lasciato Franco Marini”. A dare la notizia sui social Pierluigi Castagnetti che ne ricorda brevemente la carriera politica. “Già presidente del Senato, ministro del Lavoro, segretario generale Cisl e segretario generale Ppi. Uomo integro – scrive Castagnetti -, forte e fedele a un grande ideale: la libertà come presupposto della democrazia e della giustizia. Quella vera”.

“Ciao Franco”: e’ il saluto su Twitter del leader di Italia viva, Matteo Renzi, all’ex presidente del Senato, Franco Marini, venuto a mancare oggi all’eta’ di 87 anni. Renzi condivide il messaggio di cordoglio di Pierluigi Castagnetti nel quale si legge: “Ci ha lasciato Franco Marini. Gia’ Presidente Senato, Ministro del Lavoro, Segretario generale Cisl e Segretario nazionale PPI. Uomo integro, forte e fedele a un grande ideale: la liberta’ come presupposto della democrazia e della giustizia. Quella vera”

“Scompare con Franco Marini un grande italiano e un grande abruzzese. Uomo appassionato, mediatore dalla schiena dritta, ha sempre anteposto le ragioni della politica alle sue sorti personali. Ha onorato il mondo sindacale e quello delle istituzioni con un’energia e una generosità rare a quel tempo e ancor più in quello presente, così liquido che di una persona della sua umanità si avvertirà ancora di più l’assenza”. Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, di ‘Idea-Cambiamo’.

“L’intera comunità del Partito Democratico abruzzese esprime il più profondo cordoglio e si stringe intorno ai cari e ai tanti amici di Franco Marini”: lo dichiara Michele Fina, segretario del PD Abruzzo.
Fina sottolinea che “se ne va un padre, un maestro, un amico. Franco Marini è stato un pilastro della Repubblica italiana, un gigante del mondo del lavoro e un grande erede del cattolicesimo democratico. Ed è stato un grande abruzzese perché in ogni ruolo che ha svolto non ha mai dimenticato la sua terra. Dei tanti episodi che ho avuto la fortuna di ascoltare da lui, nei mille incontri che abbiamo avuto, ricordo il racconto dei primi anni da sindacalista in Marsica, territorio che attraversava in bici in lungo e largo per raggiungere i luoghi di lavoro e di lotta. La voce, i consigli severi e la saggezza di Franco Marini ci mancheranno in modo insostituibile. Di certo sarebbe stato un grande Presidente della Repubblica. Ciao Franco”.
“Con Franco Marini se ne va un protagonista della nostra storia sindacale e politica che ha segnato la vita sociale dell’Abruzzo e dell’Italia. Dell’uomo ricordiamo la caparbieta’ e il carattere di abruzzese che ne facevano un interlocutore deciso ma di assoluto buon senso, lucido nelle strategie e determinato negli obiettivi. Sara’ ricordato come uno dei grandi abruzzesi. Ad affermalo il sindaco di Pescara Carlo Masci. “Nella sua attivita’ sindacale seppe dare un’impronta alle lotte di rivendicazione senza mai cadere nella trappola dell’estremismo e dei progetti irrealizzabili. Ha saputo trasferire nell’agone politico una riconosciuta capacita’ nella mediazione, con un centrismo che era equidistanza ma non neutralita’, perche’ a Marini non e’ mai mancato il coraggio di schierarsi dalla parte delle idee e dei percorsi per realizzarle. Non e’ stato a caso che, seconda carica dello Stato alla guida del Senato, venne indicato come candidato autorevole alla Presidenza della Repubblica. Sfioro’ solo l’elezione per le alchimie della politica che gli fecero mancare un ristretto pugno di voti. Sarebbe stato il primo abruzzese al Quirinale. Si dedico’ quindi – conclude il sindaco – all’impegno istituzionale della memoria storica nazionale, con lo stesso entusiasmo che dedicava alla cose in cui credeva”
“La scomparsa di Franco Marini e’ una notizia che mi addolora profondamente. Ricordo il presidente Marini, il ‘lupo marsicano’, probabilmente come il piu’ abruzzese tra i politici che ho avuto occasione di incontrare, proprio per la tenacia con la quale si e’ saputo spendere a difesa dei diritti dei lavoratori, dei valori della liberta’, della democrazia e della giustizia sociale. Da vero alpino, Marini e’ sempre stato un leale combattente, nel sindacato e nelle istituzioni che ha saputo rappresentare con onore e disciplina”. A dichiararlo il senatore di Forza Italia e coordinatore regionale del partito Nazario Pagano.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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