Ance, le 40 opere infrastrutturali per il Sud hanno bisogno di 82 miliardi

Nel Mezzogiorno e’ attivo il 33% delle imprese italiane, eppure quest’area riesce a contribuire molto poco al Pil del Paese e qui la crescita e’ piu’ lenta rispetto alla media nazionale (+3,5% contro +3,7%) e l’occupazione arranca (+1,2% a fronte di +1,7%). Nella top ten della classifica del contributo delle regioni al Pil resistono solo Campania (settima), Sicilia (ottava) e Puglia (nona). Lo sottolinea l’Ance, che domani terra’ il convegno Giovani Sud a Catania. Per Antonello Fontanili, direttore generale di Uniontrasporti, questo ritardo e’ in larga parte dovuto al gap infrastrutturale del Sud che, fatto 100 l’indice medio del Paese, registra un KPI di performance infrastrutturale pari a 83, dove solo la Campania e’ allineata al livello nazionale grazie all’alta velocita’ ferroviaria, a fronte di risultati ben superiori per il Nord Ovest (107) e il Nord Est (123,5).

Un’indagine condotta da Uniontrasporti fra 12mila imprese, ha condotto alla selezione di 100 opere prioritarie piu’ urgenti, cinque per ogni regione, per un valore complessivo di 140 miliardi di euro: le 40 opere che riguardano il Sud richiedono un investimento di ben 82 miliardi. Nel lungo elenco spiccano la ferrovia ad alta velocita’ Salerno-Reggio Calabria, il Ponte sullo Stretto di Messina, la Ss106 Jonica, la A2 Autostrada del Mediterraneo, l’Alta velocita’ Adriatica, l’alta velocita’ Palermo-Catania-Messina, la ferrovia Napoli-Bari, la Sassari-Olbia e Sassari-Nuoro, la Ss131 Carlo Felice, la Nuoro-Olbia-Santa Teresa di Gallura, la Roma-L’Aquila, la Sicignano-Potenza, la Fondovalle Fresilia, l’antemurale di Ponente di Porto Torres, la Ferrandina-Matera-La Martella, la A14, la A24 e A25, la Sibari-Melito Porto Salvo e la Lamezia Terme-Catanzaro Lido, la Pescara-Roma. Per Alessandro Panaro, Head of Maritime & Energy del centro studi Srm, il 52% del traffico nazionale marittimo Ro-Ro passa dagli scali meridionali ed e’ un grande vola’no di crescita. Per il futuro, occorrera’ investire, anche col sostegno della Zes unica, in infrastrutture ed efficienza logistica per ampliare gli spazi e velocizzare l’imbarco e sbarco delle merci nonche’ migliorare i sistemi di connessione verso l’entroterra.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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