Anche nel I trimestre dell’anno la domanda dei mutui immobiliari richiesti dalle famiglie italiane si mantiene positiva, registrando un +22,4%. E’ quanto rileva il Barometro mutui di Crif, secondo cui considerando il solo mese di marzo, la richiesta di mutui mantiene la media dei primi tre mesi dell’anno (+20,5%), segnale evidente di una situazione di mercato del credito piu’ favorevole. Infatti – e’ la riflessione – l’intervento del taglio dei tassi da parte della Bce ha prodotto un effetto positivo sulla domanda di mutui, comportando un alleggerimento dell’importo delle rate e una conseguente maggiore convenienza dei finanziamenti a lungo termine. Inoltre, nel 2024, il fenomeno delle surroghe segna un +19,6%, mentre i nuovi mutui erogati sono cresciuti dell’1,1%. (Fonte: il Sistema di Informazioni Creditizie Eurisc).
Secondo quanto riportato in un articolo pubblicato sul quotidiano economico “Il Sole 24 ore”, il mercato immobiliare in Abruzzo è in crescita. I dati vedono in salita soprattutto Teramo con un + 14,1%. A Pescara si tocca un +8,7% di compravendite, a Chieti si arriva al + 8,1% mentre a L’Aquila si registra un +6,5%.
Andando a leggere l’articolo “I dati dell’Osservatorio del mercato immobiliare (Omi) delle Entrate, analizzati dal Sole 24 Ore del lunedì, consentono di fotografare i territori dove i mutui sono più diffusi. E dove maggiore sarà – nel bene e nel male – l’impatto delle modifiche dei tassi. In nove delle 99 province monitorate dall’Omi, oltre la metà degli acquisti da parte di persone fisiche è stato accompagnato da un’ipoteca: il record va a Prato (59,2%), seguita da Forlì e Lodi. Mentre in altri 32 territori la percentuale è compresa tra il 40 e il 50 per cento. Se si escludono Cagliari, Bari e Napoli, le 41 province a maggior diffusione di prestiti sono tutte nell’Italia settentrionale e centrale”.