Popolazione, nel 2050 11 milioni di persone sole

 Nell’Italia del futuro secondo Istat, saremo meno, più anziani e, sempre più spesso, soli. ’aumento della speranza di vita e dell’instabilità coniugale fanno sì che le persone che vivono sole cresceranno del 13% tra il 2024 e il 2050, passando da 9,7 a 11 milioni in termini assoluti e dal 36,8% al 41,1% del totale delle famiglie. Lo afferma Istat nel report sulle previsioni della popolazione residente delle famiglie aggiornate al 2024. Tale aumento, assoluto e relativo, comporta in modo preponderante la crescita globale del numero di famiglie. Particolarmente accentuata sarà la crescita delle donne che vivono sole, che passeranno da 5,3 a 6,2 milioni (+18%). Gli uomini che vivono soli, invece, avranno un incremento dell’8%, passando nello stesso periodo da 4,5 a 4,8 milioni. Il numero di famiglie in Italia nel 2040 aumenterà a 27,2 milioni da 26,5 milioni del 2024. Dopo questa prima prolungata fase, si prevede una leggera diminuzione fino a raggiungere i 26,8 milioni nel 2050. Nel complesso, tra il 2024 e il 2050, le famiglie aumenterebbero dell’1%. La crescita del numero di famiglie deriverà prevalentemente da un incremento di quelle senza nuclei (ossia che non presentano una relazione di coppia o una di tipo genitore-figlio) che salgono da 10,4 a 11,9 milioni (+14%), arrivando a rappresentare nel 2050 il 44,3% delle famiglie totali (39,3% nel 2024). Al contrario, le famiglie con almeno un nucleo, che rappresentano nell’immaginario la famiglia tipica, diminuirebbero di oltre il 7%: tali famiglie, nel 2024 pari a 16,1 milioni (il 60,7% del totale delle famiglie), nel 2050 scenderebbero a 14,9 milioni, costituendo così il 55,7% delle famiglie.

Il calo delle famiglie con nuclei, per Istat è il frutto delle dinamiche socio-demografiche in atto in Italia negli ultimi decenni: l’invecchiamento della popolazione, con l’aumento della speranza di vita, genera un maggior numero di persone sole; il prolungato calo della natalità incrementa le persone senza figli; l’aumento dell’instabilità coniugale, in seguito al maggior numero di scioglimenti di legami di coppia, determina un numero crescente di individui soli e di monogenitori. Le previsioni delle famiglie evidenziano uno sviluppo ‘a parabola’ del loro numero: una crescita fino al 2040 seguita da una diminuzione. Questo andamento dipende da un’evoluzione strutturale della popolazione. In una prima fase, il numero di famiglie aumenta sulla spinta dell’incremento delle persone sole (spesso anziani), successivamente cala con la progressiva estinzione delle generazioni del baby boom e la conseguente riduzione della popolazione complessiva. I fattori sopra enunciati portano anche a una progressiva riduzione della dimensione familiare media che scenderà da 2,21 componenti nel 2024 a 2,03 nel 2050, determinando quindi la presenza di famiglie sempre più piccole e frammentate. Anche le famiglie con almeno un nucleo varieranno la loro dimensione media da 2,91 a 2,73 componenti. L’aumento delle persone sole ha un importante impatto sociale, considerando che è soprattutto nelle età più avanzate che aumentano in maniera significativa. Già nel 2024, tra i 9,7 milioni di persone sole, quelle con 65 anni e più ammontano a 4,6 milioni. Negli anni a venire gli ultrasessantacinquenni soli sono destinati a crescere in misura consistente fino a pervenire nel 2050 a 6,5 milioni

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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