Cgia, i soldi arriveranno 3,5 mesi dopo le chiusure

“Se non ci saranno nuovi intoppi, le risorse messe a disposizione dal decreto Sostegni arriveranno a imprese e lavoratori autonomi subito dopo Pasqua. In buona sostanza, saranno accreditati sul conto corrente delle attivita’ interessate almeno 3 mesi e mezzo dopo le chiusure imposte nel dicembre scorso dall’allora governo Conte”. Lo sostiene l’Ufficio studi della Cgia, secondo cui “questi soldi, messi a disposizione dallo scostamento di bilancio del gennaio scorso, giungeranno a ‘destinazione’ non certo con la tempestivita’ che la situazione imporrebbe, bensi’ a passo di lumaca”. Cgia ricorda che “il Parlamento ha votato lo scostamento di bilancio da 32 miliardi di euro il 20 gennaio scorso; la crisi di governo si e’ chiusa verso la seconda meta’ dello scorso mese di febbraio con una nuova maggioranza e la sostituzione del premier; rispetto ai ‘decreti Ristori’ approvati nella seconda meta’ del 2020, con questo primo provvedimento economico preso dal Governo Draghi e’ stata modificata la modalita’ di calcolo degli indennizzi, abbandonando, finalmente, la logica dei codici Ateco”.

Secondo Cgia i 32 miliardi di scostamento potevano essere inseriti in Finanziaria invece di fare un intervento ad hoc dopo soli 20 giorni. Inoltre, i 20 miliardi in arrivo “saranno insufficienti” e arriveranno troppo tardi: “Le aziende, soprattutto quelle di piccola e micro dimensione, non possono attendere cosi’ a lungo”

“Il crollo del fatturato e la conseguente mancanza di liquidita’ subita in questi ultimi mesi – sottolinea Cgia -stanno infatti spingendo verso il baratro tantissimi operatori economici che rischiano di ricevere i soldi fuori tempo massimo, ovvero, dopo che molti di questi avranno cessato definitivamente la propria attivita’. E che questi 32 miliardi fossero anche del tutto insufficienti lo si era capito sin dall’inizio. Prova ne sia che, da qualche settimana, negli uffici del Ministero dell’Economia e delle Finanze circolano alcune simulazioni di un possibile nuovo disavanzo di bilancio di almeno 20 miliardi di euro che potrebbe essere approvato dalle due Camere nelle prossime settimane. E’ evidente che anche questo importo appare poca cosa se lo rapportiamo alla dimensione delle perdite subite dalle imprese e da tutto il mondo del lavoro autonomo”.

“Per questo – conclude Cgia – e’ necessario fare un ulteriore sforzo, approvando delle misure di indennizzo che arrivino a toccare almeno i 50 miliardi di euro”. Infine, Cgia lancia l’allarme lavoro nero e abusivismo, in particolare nel settore del benessere: “La chiusura per decreto dei centri estetici, dei barbieri e dei parrucchieri ha dato una grande spinta a chi, armato di creme, lamette, forbici e con il phon in valigetta, gira per le case private praticando abusivamente queste attivita’, violando ogni limitazione alla mobilita’ e tutte le norme in materia di sicurezza”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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2 Commenti

  1. CE POCO DA COMMENTARE, SI E’ PERSO TEMPO E SI CONTINUA A PERDERE TEMPO, POVERI NOI.

  2. CE POCO DA COMMENTARE, SI E’ PERSO TEMPO E SI CONTINUA A PERDERE TEMPO, POVERI NOI.

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