Cna, nel 2018 Abruzzo ultimo per credito alle piccole imprese

In Abruzzo nel 2018 il credito alle piccole imprese registra una flessione di 114 milioni di euro, mentre quello alle imprese medio grandi cresce di 90 milioni. La flessione e’ pari al 3,9% ed e’ il quadruplo di quella italiana (1,1%), ponendo l’Abruzzo all’ultimo posto della graduatoria nazionale. A sostenerlo è uno studio della Cna Abruzzo, realizzato sulla base dei dati della Banca d’Italia. I risultati sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa a Pescara da Aldo Ronci, che ha realizzato l’indagine, dal presidente e dal direttore della confederazione artigiana, Savino Saraceni e Graziano Di Costanzo, e dal direttore di Fidimpresa Abruzzo, Adriano Lunelli

Ronci ha evidenziato che, sempre nel 2018, la consistenza del credito in Abruzzo e’ stata di 21 miliardi e 116 milioni di euro ed ha registrato nell’anno un incremento di 275 milioni. In valore percentuale l’incremento abruzzese e’ stato dell’1,3%, quasi la meta’ del 2% nazionale. “L’incremento del credito – ha sottolineato – e’ pero’ frutto di due andamenti opposti in quanto il credito alle imprese decresce di 24 milioni mentre quello alle famiglie consumatrici cresce di ben 299”. In valori percentuali il credito alle imprese decresce dello 0,2% al contrario di quello nazionale che si incrementa dell’ 1,2%. Il credito alle famiglie consumatrici registra un incremento del 3,4% molto vicino a quello italiano pari al 3,2%. Secondo Saraceni, tutto questo “e’ la conferma di un Abruzzo a due velocita’ e del fatto che le imprese stentano a ripartire dopo dieci anni di sacrifici. Nel nostro lavoro abbiamo riscontri quotidiani dello stato di salute delle micro imprese, che stentano a capire se davvero il sistema politico e quello bancario, che spesso parlano di noi come della spina dorsale della nostra economia, intendano poi davvero fare sistema con noi per rilanciare la nostra economia.

Da parte sua, Lunelli punta il dito sulla gestione di risorse destinate a favorire l’accesso al credito delle impresa da parte della Regione Abruzzo. “La dotazione globale, tra fondi Por Fesr, Par Fesr e Cipe – ha detto – dovrebbe arrivare a 43 milioni di euro, capaci di sviluppare una massa di investimenti quattro volte superiore. Ma la lentezza dei tempi rischia di diventare un ostacolo gravissimo a fronte delle esigenze di rapidita’ di un sistema produttivo in sofferenza”.

Infine, nel 2018 i depositi e il risparmio postale in Abruzzo hanno segnato un incremento di 241 milioni di euro.In valori percentuali i depositi abruzzesi hanno registrato un decremento dello 0,90% che e’ il secondo peggior risultato tra le regioni italiane; tale decremento e’ in controtendenza con la crescita nazionale del 3,81%

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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