Cresa: nel 2016 a picco le imprese edili e commerciali

Sono 8327 le nuove imprese in Abruzzo nel 2016 contro le 8.024 (più le cancellazioni d’ufficio) che hanno fatto registrare una cessazione d’attività. Ma un calo preoccupante si rileva nelle imprese edili e commerciali. Lo rileva nel suo studio il registro delle imprese delle Camere di commercio. Un saldo di sostanziale pareggio, come evidenziano i dati del Cresa con una crescita dello 0,2 per cento, inferiore a quello nazionale (+0,9%). Tra le province abruzzesi Pescara è la più attiva cono 0,8 per cento di crescita, migliore della media nazionale, è più 328 imprese tra aperture e cessioni, segue Teramo con un tasso di crescita di +0,4% mentre L’Aquila e Chieti fanno registrare valori negativi (entrambe -0,2%). I dati emergono dalle elaborazioni che il Cresa ha svolto sulla base dei dati Infocamere-Movimprese, il Sistema informativo delle Camere di Commercio. Le cessazioni di impresa continuano a superare le nuove iscrizioni, con conseguenti saldi negativi, in particolare nel commercio (-802), nelle costruzioni (-445), nell’agricoltura (-365), nelle attività manifatturiere (-273) e nelle attività di alloggio e ristorazione (-276). Il dettaglio provinciale mostra che il saldo negativo delle imprese delle costruzioni risulta più grave a L’Aquila (-135), Chieti (-125) e Teramo (-108). Le imprese commerciali rilevano saldi negativi ovunque, peggiori a Chieti (-298), Pescara (-189) e L’Aquila (-179). Anche le imprese artigiane nel 2016 hanno visto un surplus di cancellazioni (2.466 al netto di quelle d’ufficio) rispetto alle iscrizioni di nuove imprese (1.804) per cui il saldo è risultato negativo (-662) pervenendo a 31.386 imprese registrate al 31 dicembre 2016. Il saldo negativo è stato rilevato in tutte le province ma ha raggiunto il valore maggiore a Chieti (-267). Tra i vari settori artigiani i saldi negativi più pesanti sono stati rilevati dalle costruzioni (-390) e dalle attività manifatturiere (-170). In particolare, le chiusure di imprese di costruzioni superano le nuove aperture in tutte le province con saldi negativi che raggiungono valori peggiori a L’Aquila (-122), Chieti (-113) e Teramo (-108). 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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