Daniele Piervincenzi e troupe di ‘Popolo sovrano’ aggrediti a Pescara

L’inviato di ‘Popolo Sovrano’ Daniele Piervincenzi, il filmaker Sirio Timossi e il redattore David Chierchini sono stati aggrediti a Pescara da un gruppo di abitanti del quartiere Rancitelli. Piervincenzi e i suoi colleghi stavano lavorando a un’inchiesta sui clan che della periferia pescarese. Piervincenzi e la troupe erano entrati in un complesso di case Ater chiamato Ferro di cavallo, considerato la principale piazza di spaccio di Pescara e dell’Abruzzo, per fare delle domande su come si vive nel quartiere: all’improvviso sono stati minacciati e successivamente aggrediti. Popolo Sovrano, il nuovo programma condotto da Alessandro Sortino e Eva Giovannini con Daniele Piervincenzi, andrà in onda domani alle 21.20 su Rai2. 

 Sarebbe avvenuta lunedi’, stando ai primi accertamenti investigativi, l’aggressione ai danni dell’inviato Daniele Piervincenzi di Rai2. Al momento non sono state presentate querele, ne’ risultano segnalazioni al 113 e al 113 ne’ accessi in pronto soccorso. Sull’accaduto si sta muovendo la Procura di Pescara e delle indagini si occupa la squadra Mobile. Nel video che circola in rete si vede il volto di una delle persone che ha aggredito Piervincenzi. Il video e’ ritenuto quindi dagli investigatori un elemento “utilissimo” ai fini delle indagini. L’attivita’ investigativa prevede l’ascolto delle vittime e la ricerca di testimoni che possano aver assistito ai fatti. Il giornalista e i suoi colleghi stavano lavorando a un’inchiesta sui clan della periferia pescarese. L’aggressione e’ avvenuta all’interno del complesso di case Ater chiamato Ferro di cavallo

I messaggi di solidarietà

Il Sindacato dei Giornalisti abruzzesi esprime solidarietà al collega Daniele Piervincenzi, inviato del nuovo programma di Rai2 “Popolo sovrano”, al filmaker Sirio Timossi e al redattore David Chierchini, aggrediti a Pescara, nel quartiere Rancitelli, mentre stavano lavorando a un’inchiesta sui clan che operano nella periferia della città.

I tre sono stati insultati, picchiati e gettati a terra da un gruppo di persone, di cui una a volto coperto, poi allontanati con violenza mentre stavano registrando immagini al Ferro di cavallo.

Il Sindacato dei Giornalisti Abruzzesi sottolinea come anche in Abruzzo si stia creando un clima di attacco nei confronti della professione che parte da lontano, dalle querele temerarie e da una costante campagna di delegittimazione verso i giornalisti, colpevoli solo di fare domande, di garantire a tutti i cittadini il loro diritto ad essere informati. Sga organizzerà, nei prossimi giorni, una manifestazione per presidiare i luoghi della regione dove lavorare, oggi, si fa sempre più difficile.

“Ancora una vile aggressione contro il giornalista Daniele Piervincenzi, dopo quella di Ostia. Questa volta, nel quartiere Rancitelli di Pescara, mentre realizzava un’inchiesta sui clan della periferia pescarese per il programma “Popolo sovrano” di Rai2″. Lo dice il presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo Stefano Pallotta. “L’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, nel condannare il vile atto d’intimidazione e violenza, si schiera al fianco di Daniele Piervincenzi e invita le forze dell’ordine a individuare i responsabili dell’aggressione, peraltro chiaramente identificabili dal video pubblicato dalla Rai. Le istituzioni e le forze dell’ordine garantiscano ai giornalisti di poter esercitare il loro lavoro nell’interesse della collettività. Il quartiere Rancitelli non può essere terra di nessuno, luogo dove l’informazione non può mettere piede perché presidio di criminalità”.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte esprime “solidarietà al giornalista Piervincenzi e alla troupe Rai aggrediti a Pescaramentre lavoravano a un’inchiesta sui clan”. “Questo governo non tollera zone di illegalità. Nessuno può sentirsi al di sopra della legge” scrive il premier in un tweet.

“Sono molto dispiaciuto dell’aggressione subita dalla troupe Rai a Rancitelli nel pomeriggio di oggi. Siamo perfettamente coscienti che quella è una periferia sensibile, così come cosciente lo è anche tutto il comparto sicurezza cittadino, perché è altissima e quotidiana l’attenzione e l’attività di indagine da parte delle forze dell’ordine sulle persone e le pratiche che si svolgono in quella zona e sono certo che prenderanno i responsabili di questo episodio. Siamo anche convinti che le istituzioni debbano giocare una propria parte, per questa ragione lavoriamo in sinergia con le forze dell’ordine e abbiamo acceso i riflettori della riqualificazione su Rancitelli e sulle altre periferie sensibili della città già da anni. Lo abbiamo fatto attraverso il bando delle periferie, puntando, primi nella storia cittadina, sulla riqualificazione per poter ottenere sicurezza e vivibilità, restando con le mani legate per la sospensione di risorse che oggi potevano essere già appaltate.  Lo abbiamo fatto riavviando opere pubbliche in grado di dare risposte concrete alle esigenze primarie sentite nella zona, con un’attività costante di ripristino della legalità violata, soprattutto nel settore politiche della casa, nonché potenziando progetti proprio sulla sicurezza, ad esempio con 1.500.000 euro di risorse per la videosorveglianza, di cui ben 500.000 euro di fondi comunali, il restante chiesto al Ministero dell’Interno ma non finanziato, un progetto importante, che faremo lo stesso e in forma ridotta utilizzando i fondi del bilancio comunale”, si legge in una nota del sindaco di Pescara, Marco Alessandrini

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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